Il Conservatorio ha celebrato la Giornata della Memoria

Data pubblicazione 30 Gennaio 2021
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La musica per non dimenticare. Il Conservatorio della Valle d’Aosta ha celebrato il Giorno della Memoria, celebrato mercoledì 27 gennaio, con un concerto organizzato nell’auditorium dell’Istituzione martedì 26 gennaio. Sul palco i docenti Fabrizio Pavone al violino ed Ezio Ghibaudo alla fisarmonica hanno eseguito il tema della colonna del film di Steven Spielberg Schindler's List, del compositore John Williams. A seguire, Ezio Ghibaudo e lo studente Edoardo Milleret hanno eseguito una danza balcanica di origine popolare. «La musica è uno strumento del ricordo, - commenta la presidente del Conservatorio Giovanna Sampietro - un attivatore di emozioni, un detonatore di consapevolezza e quindi di comportamenti. Con questo atto di memoria vogliano che quei comportamenti non si ripetano più». All’evento - non aperto al pubblico a causa dell’emergenza sanitaria - ha partecipato l’assessore regionale all’Istruzione, Università, Politiche giovanili, Affari europei e Partecipate Luciano Caveri. «Il Giorno della Memoria ha un valore simbolico assolutamente straordinario - evidenzia l’assessore Luciano Caveri - se pensiamo che è il giorno della liberazione di Auschwitz da parte delle truppe sovietiche e come tale è già un segno di speranza. Il fatto che il Conservatoire si sia ricordato di questa ricorrenza in un mondo in cui certe date purtroppo cadono nell’oblio è molto importante. Anche la scelta dei brani, per nulla banale, ricordava musicalmente la forza straordinaria e simbolica di questa data. Ben vengano queste iniziative, bisogna avere coraggio di guardare avanti e sapere che prima o poi torneremo a vederci dal vivo». Il La direttrice Marinella Tarenghi sottolinea che il Conservatorio «Ha voluto essere presente in questa giornata dedicata alle Memoria, in un momento che ci permette di ricordare le vittime della Shoah, di tutti i crimini contro l’umanità e di ogni forma di violazione dei diritti dell’uomo. È importante mantenere viva la memoria storica, per non essere indifferenti verso il male e far sì che in futuro non si ripetano certi orrori». La produzione artistica «Purtroppo è penalizzata in questo periodo - continua la direttrice Marinella Tarenghi - ma è nostra intenzione continuare a produrre musica, arte, e identificare il Conservatoire come un polo culturale. Ci auguriamo tutti di poter di nuovo arrivare a esprimerci con la musica davanti a un pubblico».