La pandemia sta lasciando il segno sulla salute mentale di tutti, in particolare dei giovani. Ora che la guerra al virus si avvia verso una fase meno critica, emergono in tutta la loro gravità i danni collaterali, quelli che colpiscono le persone a cui manca il fiato non per l’infezione da Covid-19 ma per ansia e attacchi di panico, che insieme a depressione e disturbi alimentari hanno conosciuto in questi ultimi 2 anni un’allarmante crescita anche nella nostra regione. I dati sono stati snocciolati nell’ultima seduta del Consiglio Valle dall’assessore regionale alla Sanità Roberto Barmasse, che ha risposto a un’interpellanza illustrata dal consigliere della Lega Vallée d’Aoste Christian Ganis.
«Per quanto riguarda minori e adolescenti, gli psicologi che operano nei consultori territoriali valdostani nel 2020 hanno effettuato 112 prime visite, che sono salite a 252 nel 2021. - ha illustrato Roberto Barmasse - Ogni psicologo dell’età evolutiva ha avuto un aumento medio del 50,16 per cento delle richieste di aiuto. Le situazioni famigliari prese in carico sono risultate più complesse per le problematiche legate alla pandemia: problemi economici, assenza dal lavoro, convivenza forzata, isolamento, manifestazione di problematiche psichiche latenti, stress emotivo per paura del contagio, disagio scolastico per la dad, interruzione dei rapporti interpersonali, scarso sostegno sociale. Nella fascia adolescenziale gli operatori sono inoltre a conoscenza di un incremento della pratica del “cutting”, ovvero di gesti autolesionistici, e dell’uso di sostanze psicotrope».
«Il consultorio adolescenti “Il Pangolo”, per la fascia di età tra i 13 e i 20 anni, ha contato 71 nuovi accessi nel 2021, con 18 invii ai reparti di Neuropsichiatria infantile o Psichiatria. - ha proseguito l’assessore Roberto Barmasse - Il trend è così risultato in ulteriore incremento rispetto al 2020, quando già si era registrato un triplicarsi delle richieste. Si tratta di una conferma di quanto il tempo pandemico abbia impattato fortemente sull’equilibrio emotivo degli adolescenti sia in termini quantitativi che qualitativi. Le principali problematiche emerse in questo caso riguardano disturbi d’ansia con attacchi di panico e depressivi e pensieri anticonservativi. Il consultorio adolescenti ha risposto a questa emergenza incrementando e attivando percorsi di psicoterapia, gruppi psico-educazionali e spazi di accoglienza in libero accesso. Inoltre, a carattere preventivo, sono stati effettuati nel 2021 interventi di gruppo richiesti dalle scuole e in particolare rivolti a 6 classi delle superiori e 3 delle medie in cui i ragazzi hanno espresso forte bisogno di confrontarsi sugli effetti della pandemia nelle loro vite». A chiedere aiuto sono stati anche i ragazzi fra i 18 e i 25 anni, alcuni dei quali mostrano sintomi di ansia e depressione. Dal settembre al dicembre del 2021, quando è stato attivato un ambulatorio specifico, sono giunte 7 richieste, con 2 invii al servizio di psichiatria.
In netta crescita sono pure i casi di disturbi alimentari. «Nel 2021 si è verificata una crescita del 75 per cento degli utenti che si sono rivolti al centro per la prima visita; attualmente sono in carico 85 pazienti. - ha precisato l’assessore Roberto Barmasse - Anche in Valle d’Aosta come nel resto d’Italia si sta registrando un abbassamento dell’età di insorgenza di queste problematiche: il 45 per cento ha meno di 18 anni; di questi, il 30 per cento ne ha meno di 16. Sulla base di tali dati, anche in linea con recenti esperienze intraprese in altre regioni come la Campania, stiamo valutando di istituire un servizio di psicologia di base sul territorio in grado di intercettare e contrastare precocemente i disturbi psicologici della popolazione contribuendo a limitare sia gli accessi al Pronto soccorso che gli aggravamenti. In parallelo si provvederà alla riorganizzazione dei servizi di salute mentale nell’ambito delle case di comunità in modo da integrare la psicologia di base con i servizi specialistici di ambito psicologico».
«Riteniamo fondamentale che l’Amministrazione prenda a cuore queste problematiche, pure con aiuti economici per le visite psicologici nei casi che lo richiedono. - ha replicato Christian Ganis - La malattia mentale, se trascurata, può anche portare al suicidio». Una buona notizia da questo punto di vista è l’approvazione in commissione a Roma giovedì scorso, 17 febbraio, del cosiddetto “bonus psicologo”.