Il lupo è tornato a fare parlare di sé in Consiglio Valle durante l’adunanza che si è svolta mercoledì scorso, 24 febbraio. Il predatore è stato oggetto di un’interpellanza della Lega Vallée d’Aoste firmata da Dino Planaz e Dennis Brunod, rivolta all’assessore all’Agricoltura e Risorse naturali Davide Sapinet. I 2 consiglieri della Lega hanno chiesto all’Assessore di rispondere al quesito inerente le modalità di monitoraggio dell’attività di predazione del lupo sul territorio della Valle d’Aosta.
I numeri degli ultimi anni riferiti alle predazioni in generale, ha fatto sapere in aula l’assessore Davide Sapinet, parlano di 54 predazioni nel 2018, di 70 predazioni nel 2019 e di 48 nel 2020.
«Per quanto riguarda lo scorso anno - ha precisato Davide Sapinet - per 11 dei 48 atti predatori non è stata presenta alcuna richiesta di risarcimento danni, in quanto il danno economico era molto limitato, oppure i proprietari provenivano da fuori Valle. In altri 17 casi, purtroppo, non è stato possibile procedere al pagamento, perché non sono state adottate le misure di prevenzione, oppure le stesse non erano specificamente previste dalla normativa vigente. Due predazioni erano impossibili da verificare per quanto concerneva le cause di morte dei domestici coinvolti. Il calare del numero delle predazioni nel 2020 è con molte probabilità dovuto a un’azione di prevenzione, molto importante per la difesa di animali domestici. L’Amministrazione regionale ha previsto un contributo che è pari al 90 per cento della spesa annessa».
«Sbalordito» dalle risposte ottenute dall’assessore si è detto Dino Planaz che ha posto ha fatto presente che «non possiamo dire che vogliamo la convivenza con il lupo e poi ci sono su 48 casi 17 non indennizzati per vari motivi. Bisogna avere maggiore riguardo anche per i piccoli allevamenti, perché i grandi allevamenti possono magari permettersi la custodia continua degli animali. Se dovremo andare tutti a dormire con gli animali per farci risarcire dei danni da lupo lo valuteremo, ma dovremo dirlo agli allevatori!».
«La mia preoccupazione è grande, poiché in un momento di crisi come questo che stiamo vivendo, pare che si preferisca usare risorse economiche per la protezione del predatore che non è più in via d’estinzione, anziché pensare al risarcimento dei danni che esso provoca. - ha aggiunto il consigliere Dino Planaz - È ora che ci si adoperi davvero per evitare l'abbandono delle aree antropizzate della montagna, con aiuti che non possono prescindere dal risarcimento dei danni che questo predatore causa, danni che, è dimostrabile, sono molti di più di quanti siano stati a oggi denunciati!».
Lupi confidenti ad Arvier
Intanto sono sempre più frequenti - dal mese di gennaio quasi quotidiani - gli avvistamenti di lupi ad Arvier, anche di giorno e nel centro del paese. «Tra i residenti c’è grande preoccupazione, soprattutto da parte dei genitori per i loro bambini. - dice il sindaco Mauro Lucianaz - Per adesso non hanno atteggiamenti aggressivi però è opportuno un monitoraggio puntuale per capire quanti sono, se hanno un rifugio nella zona e perché hanno questo comportamento così confidente». Il Comune ha chiesto la collaborazione della Regione e del Corpo forestale che intensificheranno i controlli anche tramite fototrappole. In caso di avvistamenti, la popolazione è invitata a non avvicinarsi ma ad avvisare i forestali o il 1515.
Vertice nella stazione forestale
A seguito dell’avvistamento di esemplari di lupo nel territorio di Arvier, nella mattinata di ieri, venerdì 26 febbraio, si è tenuta una riunione nella locale stazione forestale tra i referenti della Struttura Flora e Fauna e del Corpo forestale, per analizzare la situazione esistente e aggiornare le misure operative messe in campo. All’incontro hanno partecipato anche l’assessore regionale Davide Sapinet e il sindaco Mauro Lucianaz.
E’ stato deciso di intensificare le attività di monitoraggio nel comprensorio comunale e di avviare un controllo mirato da parte del personale del Corpo forestale, anche nella prospettiva di valutare iniziative dissuasive per allontanare gli animali dalle aree abitate. Il caso di Arvier, dove ci sono stati frequenti avvistamenti nel corso degli ultimi mesi, rimane isolato. Nel resto della regione non si registrano situazioni simili e gli avvistamenti di lupi vicino alle case sono occasionali.
L’Assessorato dell’Agricoltura, in una nota, ricorda che «la presenza del lupo è costantemente monitorata su tutto il territorio regionale, anche attraverso il supporto di moderne tecnologie. Sono già operative 90 fototrappole e ne saranno presto introdotte altre 30 di ultima generazione, che permetteranno di avere la segnalazione del passaggio degli animali in tempo reale. Tutti i cittadini che vogliono fare una segnalazione o chiedere informazioni o suggerimenti possono contattare la stazione forestale di competenza o il numero di emergenza ambientale 1515 della Centrale Unica di Soccorso, attivo 24 ore su 24».