Il gup Davide Paladino ha assolto - martedì scorso, 25 giugno - 4 dei 5 imputati nel processo con rito abbreviato per i lavori sull'acquedotto di Valpelline e di realizzazione degli impianti idroelettrici di Arpisson e Fouillou, condannando per presunto falso in un atto a 1 mese e 10 giorni Bruno Nex (60 anni) di Doues, legale rappresentante della società committente (Ceab srl). Assolti il sindaco di Ollomont Joel Creton, 43 anni, che era imputato in qualità di direttore lavori, Marco Magliano (39) di Aosta, socio di Bruno Nex, David Nex (39) di Doues, legale rappresentante della società che ha realizzato materialmente i lavori (Alpiscavi srl), Ermanno Riva Rivot (54), già vice-sindaco (2010-2013) e sindaco (2013-2015) di Valpelline. Le richieste di condanna della procura andavano da 1 a 2 anni di reclusione. Alcuni capi di imputazione sono stati estinti per sanatorie mentre per altri il gup si è pronunciato con la formula del «fatto non sussiste».
Tra le accuse vi era quella dell'acquedotto comunale «deviato» a favore di una centrale idroelettrica privata, ma anche il Sindaco che da dipendente regionale istruiva la pratica per garantire contributi Gse alla società che realizza l'impianto, senza riferire al proprio dirigente che sua moglie lavorava anche per l'impresa esecutrice. I reati ipotizzati erano: tentato abuso d'ufficio (Riva Rivot, difeso dagli avvocati Nilo Rebecchi e Carlo Curtaz), concorso in indebita percezione di erogazioni a danno dello Stato (Bruno Nex, difeso dall'avvocato Gianni Maria Saracco che assiste anche David Nex, e Magliano, difeso dall'avvocato Saverio Rodi che assiste anche Créton), concorso in appropriazione indebita con abuso di prestazione d'opera, violazione colposa di doveri inerenti la custodia di cose sottoposte a sequestro disposto nel corso di un procedimento penale o dall'autorità amministrativa, violazione dellanormativa edilizia e paesaggistica (Créton, Bruno e David Nex), falso ideologico (Créton e Bruno Nex).