VETAN Albergo e ristorante, una bella realtà nata dall’intuito di Mario Lale Murix

Il «Notre Maison» compie trent’anni

Data pubblicazione 28 Dicembre 2024
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SAINT-PIERRE (mpl) L’op era di un visionario. Solo Mario Lale Murix - mancato il 28 novembre 2007 - avrebbe potuto pensare di costruire un albergo con annesso ristorante in quella conca dove da ragazzo con il fratello René andava a pascolare le mucche di papà Sevère e mamma Alice Luboz. Un posto che per lui era il più bello del suo mondo, dove nel 1969 - con le sue mani - aveva realizzato “Lo Papagran”, un locale mitico, al tempo non servito dalla strada e dalla luce, fatto di pietra di tufo e di legno.

Per l’impresario Mario Lale Murix questo fu il primo contatto con il turismo, lui esperto di edilizia, scultore appassionato e vero uomo di montagna. Fu una scelta, quella di convivere con un mondo non suo e fu vincente, perché grazie a Mario Lale Murix noi oggi abbiamo Vetan, la bellissima Vetan.

Quel pendio davanti a “Lo Paragran” era diventato il suo obiettivo, una visione appunto. Coinvolse altre persone, una società per realizzare un albergo, poi quando tutti si tirarono indietro lui non si arrese, fece un ultimo disegno, lo condivise con la moglie Maria Zemoz e con i figli Marica, Domingo e Jonny e chiamò Marino Paillex, il geometra.

Così nacque l’albergo ristorante di montagna “Notre Maison”, chiamato da Mario “maison” perché per lui sarebbe diventato proprio una “casa” per accogliere chi, come lui, avrebbe amato Vetan. Aveva voluto tante finestre, così da ammirare la Grivola sulla sfondo, così che il verde dell’estate e il bianco dell’inverno entrassero nell’ampia sala del ristorante.

Aprì, facendo le corse contro il tempo, venerdì 30 dicembre 1994 e a capodanno in sala fu un pienone, come nelle ventidue camere. In cucina Maria, a correre tra i tavoli i suoi ragazzi, seguendo un maitre esperto e uno chef ai fornelli. Iniziò la prima delle stagioni del “Notre Maison” e Mario Lale Murix posizionò le sue sculture tra l’ingresso e il bar, poi nelle sale conferenze, dove stava seduto con la sua camicia a quadri a rollare l’ennesima sigaretta, che poi appoggiava al bordo della bocca, con i capelli ribelli che gli creavano sempre un ciuffo da cantante degli anni Sessanta.

Oggi Mario di Vetan sarebbe orgoglioso di quella che è diventata la “sua” casa-albergo-ristorante, una delle realtà più apprezzate e conosciute dell’intera offerta turistica valdostana. Un grande risultato per un visionario.

  • L’Hotel Notre Maison di Vetan (versione estiva) e i titolari Jonny Lale Murix e la moglie Katia Desaymoz con - da sinistra - i figli Jennyfer, Alysée, Alexis e Kevinv
    L’Hotel Notre Maison di Vetan (versione estiva) e i titolari Jonny Lale Murix e la moglie Katia Desaymoz con - da sinistra - i figli Jennyfer, Alysée, Alexis e Kevinv
  • L’Hotel Notre Maison di Vetan (versione estiva) e i titolari Jonny Lale Murix e la moglie Katia Desaymoz con - da sinistra - i figli Jennyfer, Alysée, Alexis e Kevinv
    L’Hotel Notre Maison di Vetan (versione estiva) e i titolari Jonny Lale Murix e la moglie Katia Desaymoz con - da sinistra - i figli Jennyfer, Alysée, Alexis e Kevinv