Analista politico, l’aostana Isabella Sala
è l’autrice di questa rubrica
La famosa temutissima nuova tassa sui rifiuti partirà dal 1 luglio, ma si preannuncia un caos sotto diversi aspetti. La nuova Tarip infatti, che dal Comune di Aosta continuano a definire non punitiva, conteggerà il numero di depositi del cittadino, che se eccederà la quota a lui imputata (calcolata in base a numero di membri della famiglia, non a superficie o altre esigenze), dovrà pagare un sovrapprezzo. Il cittadino quindi si trova ancora una volta ad affrontare regole diverse, che cambiano in corsa, difficili da smaltire... Prima era stato detto che bisognava correre per adeguarci al nuovo sistema perchè da gennaio 2025 sarebbe entrato in vigore, tant’è che i residenti si sono affannati a prendere tessere, a fare domande di smarrimento, a recuperare nuovi bidoni, a leggere e rileggere istruzioni.
Poi la sorpresa, che pur essendo più green e migliore in ogni suo aspetto (!!!), la nuova tassa sarebbe stata più alta, perchè l’adeguamento al nuovo metodo, il rincaro dei prezzi e l’assenza di Babbo Natale in Giunta avevano fatto sì che ci fosse una sorpresa sui costi, fino a farli diventare i più alti d’Italia.
Ora che sembra che quasi nessuno abbia capito o sia riuscito a rispettare le consegne - 12 svuotamenti massimi se sei single, ma mi raccomando da non più di 35 litri, 14 se sei una coppia ma attenzione ai rifiuti ingombranti che sono a parte, a quelli speciali, a quelli non definiti e a quelli per cui fare domanda apposita, mai buttare un sacchetto pieno a metà se vuoi risparmiare, non importa la puzza - la tassa entrerà in vigore a luglio, cioè dopo essere stata approvata e non con il simpatico effetto retroattivo prospettato, che di fatto non si applica mai. Bene, urla di giubilo, l’Amministrazione comunale pensa a noi.
Ma un dubbio sorge spontaneo: i calcoli per l’anno 2025 saranno quindi fatti in modo ibrido? Perchè gennaio/giugno verrà tassato alla vecchia maniera, anche se vi hanno gravato sopra i nuovi sistemi e la nuova gestione, e luglio/dicembre alla nuova maniera, non punitiva, ma che conteggia chi deposita, quanto e dove (come no?) e alza il prezzo di conseguenza? Ma siccome è stato dato un nuovo appalto per la nuova raccolta, sono stati portati nuovi portarifiuti, distribuite nuove tessere, nuovi volantini, nuova pubblicità, questi costi, da gennaio a giugno, chi li pagherà? Ci sarà uno gnomo dei calcoli nascosto in ogni condominio, che scorporerà costi vivi e costi fissi per 6 mesi e aggiungerà costi vivi a costi fissi per i restanti 6 da luglio a fine anno?
Di sicuro il vecchio motto “chi meno inquina meno paga” non lo abbiamo ripristinato, nè retroattivamente nè a posteriori, perchè in Valle d’Aosta si inquina poco, si differenzia benissimo e si paga di più. Attenzione però, perchè l’idea della “non retroattività” in realtà è solo una proposta, non ancora una realtà, così ci resta la suspense di non sapere quanto conferire, quanto pagare e come conferire fino all’ultimo minuto, tipo film thriller. Nel frattempo una certezza: a breve partirà una nuova campagna pubblicitaria, a scopo informativo, che spiegherà tutto nei dettagli e richiamerà anche al “non abbandono dei rifiuti”.
Ecco che, non volendo fare l’uccello del malaugurio, mi auguro che a gennaio non ci si ritrovi, frustrati e gravati di costi, con il famoso “cornuti e mazziati”.