AOSTA (den) Monsignor Franco Lovignana, in occasione del Giubileo 2025, ha indirizzato una lettera alla Diocesi di Aosta, pubblicata l’8 dicembre 2024 nella solennità dell’Immacolata Concezione della Beata Vergine Maria.
Il Vescovo di Aosta inizia la lettera chiedendo cosa ci proponiamo con il Giubileo e invitando - come augura Papa Francesco - a vivere un incontro vivo e personale con il Signore Gesù che ha detto di Sé: Io sono la porta: se uno entra attraverso di me, sarà salvato; entrerà e uscirà e troverà pascolo (Gv 10, 9). E prosegue proponendo l’obiettivo, personale e comunitario, che desideriamo coltivare nel Giubileo: lasciarci incontrare da Gesù per rinvigorire la speranza e ritrovare la gioia di vivere, che non è un’allegria passeggera, una soddisfazione effimera che, una volta raggiunta, chiede ancora e sempre di più, in una spirale di avidità in cui l’animo umano non è mai sazio, ma sempre più vuoto.
La lettera elenca poi i segni del Giubileo: il pellegrinaggio, il perdono dei peccati e l’indulgenza. Il pellegrinaggio giubilare è innanzitutto un cammino interiore di conversione che ciascuno è invitato a iniziare e a compiere rompendo i legami con il peccato e con il proprio egoismo, che costituisce la radice di ogni dipendenza dal male (cfr Gal 5, 1.13. 16-22). Il cammino interiore si manifesta esteriormente nel pellegrinaggio giubilare a Roma.
La Diocesi di Aosta ne organizza 3: quello generale da sabato 1° a martedì 4 marzo 2025, giorni scelti per facilitare la partecipazione delle famiglie; da venerdì 25 a domenica 27 aprile per i ragazzi delle medie; per i giovani da lunedì 28 luglio a domenica 3 agosto.
Il Vescovo invita poi a partecipare alla celebrazione diocesana di apertura del Giubileo domenica 29 dicembre alle 14.30, presso la Chiesa Collegiata dei santi Pietro e Orso, prima di recarsi in processione verso la Cattedrale dove sarà celebrata l’Eucarestia. Il perdono dei peccati si ottiene con il sacramento della Riconciliazione, che permette al Signore di risanarci il cuore, di farci conoscere il suo volto tenero e compassionevole. E per ottenere l’indulgenza giubilare sono richieste la confessione, la comunione e la preghiera secondo le intenzioni del Papa. L’indulgenza può essere applicata in forma di suffragio alle anime del purgatorio e si ottiene con un pellegrinaggio verso qualsiasi luogo sacro giubilare: a Roma, in Terra Santa, verso le chiese giubilari stabilite dal vescovo. I fedeli che non potranno partecipare ai pellegrinaggi per gravi motivi potranno ottenere l’indulgenza giubilare, alle medesime condizioni, recitando il Padre Nostro, il Credo e altre preghiere, e offrendo le loro offerte.
Nella Diocesi di Aosta le chiese giubilari stabili sono la Cattedrale, il santuario di Maria Immacolata, la chiesa del convento dei frati cappuccini a Châtillon, i principali santuari mariani della Valle, quello di san Giovanni Paolo II a Introd.
Monsignor Franco Lovignana conclude la lettera suggerendo 3 segni di speranza: l’attenzione delle comunità alle giovani famiglie, l’attenzione delle nostre comunità e della società civile ai giovani, il perdono che permette di vivere in modo diverso, senza rancore, livore, spirito di vendetta. E perché il Giubileo porti frutto - sottolinea il vescovo - è necessario invocare Maria, Madre della speranza, per ottenere la grazia della conversione e ritrovare la gioia della vita.
Ernesto Desandré