Valdostani nella valle dell’Everest. La spedizione è rientrata dal Nepal

Data pubblicazione 30 Novembre 2024
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AOSTA (fri) Sono rientrati nei giorni scorsi i componenti della spedizione valdostana, guidata da Andrea Duc, presidente della società delle guide di Arnad, nella valle dell’Everest e in particolare nel Sagarmatha National Park, nome locale della vetta più alta del mondo.

Il gruppo, con 8 componenti e partito da Aosta sabato 2 novembre, si è recato in Nepal alla scoperta delle grandi montagne con un trekking al campo base dell’Everest e al Kala Patthar, che significa in hindi e nepalese “pietra nera”. Questo si presenta come una prominenza sotto l'impressionante parete sud del Pumori (7.161 metri) e punto spettacolare per la vista sull’Everest a quota 5.644 metri.

Alcuni di loro – Alessandro Perosino di Saint-Vincent, Giancarlo De Fabiani di Gressoney-Saint-Jean, Luciano Amail e Mirko Muraro di Aosta – con la guida Andrea Duc hanno preso parte alla salita più impegnativa al Lobuche, con vetta a 6.119 metri, dopo aver stazionato al campo base a 5.300 metri di altitudine. Gli altri partecipanti erano gli aostani Adriana Torta, Fedra Guastalli e Benni De Antoni.

  • A Kathmandu il gruppo dei valdostani con gli sherpa nepalesi: da sinistra Luciano Amail, Mirko Muraro, la guida Andrea Duc, Alessandro Perosino e Giancarlo De Fabiani. A destra Andrea Duc e Alessandro Perosino sul Lobuche
    A Kathmandu il gruppo dei valdostani con gli sherpa nepalesi: da sinistra Luciano Amail, Mirko Muraro, la guida Andrea Duc, Alessandro Perosino e Giancarlo De Fabiani. A destra Andrea Duc e Alessandro Perosino sul Lobuche
  • A Kathmandu il gruppo dei valdostani con gli sherpa nepalesi: da sinistra Luciano Amail, Mirko Muraro, la guida Andrea Duc, Alessandro Perosino e Giancarlo De Fabiani. A destra Andrea Duc e Alessandro Perosino sul Lobuche
    A Kathmandu il gruppo dei valdostani con gli sherpa nepalesi: da sinistra Luciano Amail, Mirko Muraro, la guida Andrea Duc, Alessandro Perosino e Giancarlo De Fabiani. A destra Andrea Duc e Alessandro Perosino sul Lobuche