AOSTA (fci) Sostenere lo sviluppo del settore industriale e artigianale attraverso incentivi finanziari per investimenti innovativi e sostenibili. E' quanto si propone il disegno di legge approvato martedì scorso, 22 luglio, dal Consiglio Valle.
«Questa nuova legge si inserisce in un contesto più ampio di politiche industriali regionali che vedono nel Piano di sviluppo industriale della Valle d'Aosta un documento strategico fondamentale per orientare le scelte di investimento pubblico e privato. - afferma l'assessore Luigi Bertschy (foto) - La legge regionale 6 del 2003 con questa sostanziale revisione si propone con un impianto normativo più moderno, flessibile e strategico. Una trasformazione necessaria per accompagnare le imprese valdostane nel nuovo scenario economico, senza rinunciare all'efficacia e alla concretezza che hanno reso questa norma utile».
Le principali novità: viene introdotta una piattaforma telematica unica per la gestione delle domande, con una procedura amministrativa semplificata e tempistiche accelerate, in particolare per le richieste di importo più contenuto. Tutte le imprese, a prescindere dalla dimensione e dal settore, dovranno presentare un progetto di investimento secondo un format standardizzato. Oltre agli investimenti materiali e immateriali, potranno essere finanziati anche servizi di consulenza avanzata in ambito gestionale, tecnologico e ambientale.
La nuova legge apre in modo esplicito a progetti orientati all'economia circolare, all'efficienza nell'uso delle risorse naturali e alla riduzione dell'impatto ambientale. Vengono rafforzate le misure per l'espansione delle imprese sui mercati esteri. La Regione potrà finanziare campagne pubblicitarie, studi di mercato, piattaforme e-commerce, partecipazione a fiere. E' stato ampliato il tetto massimo della spesa ammissibile nel triennio a 5 milioni di euro per le medie imprese (contro i precedenti 2,5 milioni), mentre per i contributi diretti è stato fissato un tetto massimo di 300mila euro.
Infine accanto al modello "a sportello", viene introdotta la possibilità di attivare bandi tematici in base a esigenze specifiche o contingenze straordinarie, come eventi economici o crisi settoriali.