Inaugurata la mostra di sculture di Marina Torchio dedicata alla figura dell’alpinista Ninì Pietrasanta

Data pubblicazione 7 Dicembre 2024
L’artista Marina Torchio con Lorenzo Boccalatte all’inaugurazione della mostra avvenuta ieri
L’artista Marina Torchio con Lorenzo Boccalatte all’inaugurazione della mostra avvenuta ieri
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COURMAYEUR (zgn) È stata inaugurata la sera di ieri, venerdì 6 dicembre, nel Museo Alpino Duca degli Abruzzi di Courmayeur, la mostra «Il mio interesse per questo personaggio va ben oltre le sue straordinarie imprese alpinistiche – racconta Marina Torchio – Si è intensificato grazie alla sua capacità di documentare ogni conquista. Le sue opere, rare per l’epoca, raccontano non solo l’alpinismo degli anni Trenta, ma anche le aspirazioni e le sfide che lo caratterizzavano. Grazie a Ninì, oggi abbiamo a disposizione documenti di inestimabile valore, preziose testimonianze di un’epoca che continua a ispirare.»

Inoltre, venerdì 27 dicembre, alle 20.30, al Centro Congressi di Courmayeur, verrà proiettato il film “Ninì” di Gigi Giustiniani e Raffaele Rezzonico, prodotto da Daniele Ietri e Eleonora Mastropietro dell’Associazione La Fournaise di Jovençan, e realizzato con il contributo della Film Commission Vallée d’Aoste. La pellicola racconta una delle più appassionanti storie di amore e di alpinismo, vissute sulle cime del Monte Bianco, quella, appunto, di Ninì Pietrasanta e del marito Gabriele Boccalatte, compagni di cordata e nella vita, e vere e proprie star dell’alpinismo degli anni Trenta, ripercorrendo le vicende personali e atletiche accadute ai 2 protagonisti tra il 1932 e il 1938.

Nell'estate del 1932, Gabriele Boccalatte e Ninì Pietrasanta si incontrano sul Monte Bianco: scalano insieme, si innamorano. Da allora fino al 1936, l’anno in cui si sposano, vivono la loro grande stagione alpinistica e aprono, come compagni di cordata, alcune tra le vie più difficili delle Alpi. Ninì, una delle pochissime donne alpiniste di quegli anni, porta con sé in parete una cinepresa 16 millimetri. Nel 1937 nasce loro figlio Lorenzo e nel 1938 Gabriele muore, cadendo da una parete. Ninì abbandona l’alpinismo per continuare la sua vita di madre. Qualche anno dopo la sua scomparsa nel 2000, Lorenzo ritrova in un baule le immagini girate dalla madre e da queste inizia una ricerca per ricostruire la storia dei suoi genitori che ha portato alla realizzazione del film.