Saint-Pierre, l'ultimo commosso saluto a «Paolo del Totem»

Data pubblicazione 15 Gennaio 2025
Paolo Salandini aveva 58 anni
Paolo Salandini aveva 58 anni
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SAINT-PIERRE (fci) Per tutti era «Paolo del Totem». E in tanti hanno voluto portargli l'ultimo saluto nel pomeriggio di martedì scorso, 7 gennaio, nella chiesa a due passi dalla piazza che ospitava proprio il Totem, un locale che ha portato a Saint-Pierre tantissimi giovani, ai quali Paolo Salandini - che ha gestito il locale dal 1997 al 2008 con la moglie Erika Tormen, conosciuta al Castello di Pavia e che lo «portò» in Valle d'Aosta - aveva sempre qualche bella storia da raccontare.

Nato a Cormano, in provincia di Milano, il 12 giugno del 1966, Paolo Salandini è venuto a mancare domenica 5 gennaio all'Hospice dell'Ospedale Beauregard, alla fine di un tormentato periodo di lotta contro un male crudele.

Era stato a lungo nello staff di Luciano Ligabue, come band assistant fin dal 1991. Paolo Salandini aveva iniziato a lavorare in questo campo con Eugenio Finardi e in giro con lui aveva avuto modo di conoscere Luciano Ligabue che cominciava come «spalla» proprio di Finardi. Poi nel corso della sua carriera Salandini aveva preso parte alle tournées anche di Pino Daniele, Franco Battiato, Jovanotti e degli 883.

Sono stati numerosi i messaggi di cordoglio sui social da parte di chi aveva lavorato con lui e dei numerosi fans di Ligabue - presente al funerale con i musicisti della sua band martedì scorso - che conoscevano anche Paolo.

«La vita, quando decide lei, ci fa incontrare anime meravigliose, che restano dentro di noi in eterno.» si legge in uno dei gruppi facebook legati a Ligabue. «Paolo Salandini era una di queste. Con lui abbiamo vissuto anni incredibili che sono un pezzo del nostro cuore, intatti nella loro grande bellezza. Eravamo talmente giovani, coraggiosi e felici come poche volte si riesce ad essere in una esistenza....e lui era con noi».

Gli immancabili stivali a punta, aneddoti e storie raccontate con un inconfondibile accento milanese, birre bevute fino a tardi, panini indimenticabili e battute scherzose e simpatiche, una dopo l'altra. Atmosfera che aveva già portato, sempre con la compagna Erika e con i suoceri, anche al Café Chatel Argent a Villeneuve, locale che aveva preso in gestione - dal 1995 al 1997 - prima dell'avventura del Totem.

«Paolo era davvero un grande, un titano dell'esistenza, un dispensatore di energia positiva. A lui devo la produzione del cd "Madame Gerbelle" ma con lui ho girato anche in numerose date per l'Italia.» ricorda il cantautore Davide Mancini. «Per me è stato un onore averlo come amico, lo porterò sempre nel cuore».

Oltre ad Erika, Paolo Salandini lascia i figli Aaron, Lyam e Gabriel, i suoceri Laura e Gino e il cognato Fabio.