Union e Autonomisti verso una nuova coalizione

A Gianni Nuti rimane un video per il commiato

Data pubblicazione 2 Luglio 2025
Il sindaco Gianni Nuti
Il sindaco Gianni Nuti
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AOSTA (btb) Come annunciato da La Vallée Notizie già 2 settimane fa l’accordo tra Union Valdôtaine e Autonomisti di Centro si è concretizzato senza problemi e, al di là dei proclami di queste ore, interesserà anche place Deffeyes e il prossimo rinnovo del Consiglio Valle. Nelle intenzioni dei maggiorenti dei 2 schieramenti l’obiettivo è quello di riportare il polo autonomista al centro della vita politica e amministrativa dei 2 principali centri di potere della Valle d’Aosta e il primo passo si è compiuto.

Ora si aspettano le reazioni da chi è rimasto fuori, il Partito Democratico con Luca Tonino è stato il primo a parlare, Forza Italia ha immediatamente replicato (vedi articolo nella pagina). Perché l’elemento nuovo di queste ore è proprio Forza Italia: Emily Rini infatti nelle ultime settimane è sembrata più riflessiva rispetto all’alleanza del centrodestra per piazza Chanoux a sostegno di Giovanni Girardini, ora anche lui alla finestra ad aspettare gli sviluppi.

Con Union Valdôtaine e Autonomisti che si sono pronunciati così chiaramente da rinunciare al sindaco Gianni Nuti (sembra senza neppure avvisarlo) è da logica il Partito Democratico l’interlocutore privilegiato, anche se sono parecchi a dare la colpa proprio ai suoi assessori della fine ingloriosa di Gianni Nuti, sindaco ritenuto “ostaggio” della sua Giunta.

Per questo motivo Union e Autonomisti strizzano l’occhio a Forza Italia e soprattutto a Emily Rini, da sempre vicina come pensiero al mondo del regionalismo.

Da parte sua Gianni Nuti ha lasciato il suo commento con un video girato mercoledì: «Abbiamo fatto 5 anni molto intensi, molto ricchi di attività, molto operosi. Abbiamo dato alla città un'impronta nuova dalla quale non si può tornare indietro, voglio vedere chi vuole arrotolare la pista ciclabile e metterla in magazzino, ma anche voglio vedere che quartieri fioriranno tra pochi mesi davanti ai nostri occhi». Però «abbiamo anche dato un'idea di politica che non è fatta di trame, non è fatta di posizionare un uomo in un posto e l'altro uomo in un altro dell'altra fazione, è fatta di dedizione, di passione e anche di affettività, di cui c'è un grandissimo bisogno in tutto il mondo, ma in particolar modo nel fare politica. Noi abbiamo vissuto anni di amicizia, di lealtà e anche di empatia. Quando mi danno dell’intellettuale, io sono solo uno che ha studiato, però ho incontrato centinaia di persone molto semplici che ho guardato negli occhi, ho cercato di capire, ho cercato di dare delle risposte, non sempre positive, non sempre quelle che si aspettavano che io dessi loro, però con una grande partecipazione umana. Per me questo è impagabile e ringrazio per avere vissuto questa esperienza.»