AOSTA (mpl) Nell’Aosta degli anni Sessanta e Settanta Francesco Muscianesi è stato un visionario, un imprenditore in anticipo con i tempi. Nel centro storico che si spopolava dalle famiglie che storicamente lo abitavano e che si trasferivano in collina e nelle zone residenziali di recente edificazione, Francesco Muscianesi vide un’opportunità e cominciò ad acquistare. Prima poche stanze, poi altre, una sorta di puzzle, con pazienza mise insieme le tessere, unendo le diverse parti di case intere, soprattutto nell’area di Croce di Città, la zona che amava più di tutte.
Arrivato bambino da Montebello Ionico di Reggio di Calabria, era l’ultimogenito di Antonino e Maria Crea, genitori pure di Francesca, Antonietta e Domenica, quest’ultima - alla quale era legatissimo e per la cui scomparsa aveva sofferto profondamente - mancata otto mesi fa. Nato l’11 gennaio 1944 aveva seguito il papà Nino quando questi venne assunto alla Cogne. Crebbe quindi tra le antiche case della città, vicolo dopo vicolo, aiutando la mamma Maria che commerciava frutta e verdura al mercato del martedì e pure in altri giorni in piazza San Francesco. Quante volte il piccolo Francesco non andava a scuola, alle elementari, per stare accanto alla madre, tanto che il maestro spesso lo raggiungeva per portarlo in classe. Finite le scuole poté dedicarsi alla passione del commercio e degli affari, una caratteristica della sua vita: a sedici anni, con l’Ape saliva a Cogne per rifornirsi di prodotti da vendere ad Aosta e così faceva ogni giorno anche raggiungendo altri paesi. Il salto di qualità lo fece con l’apertura del primo negozio in via Torino, mentre mamma Maria continuava ad avere il suo banco all’interno del vicino nuovo mercato di piazza Mazzini.
Arrivarono poi altri negozi, in via Challand alla metà degli anni Sessanta, in via Chambery, in corso Saint-Martin e nella “sua” Croce di Città. Un’espansione che cominciò a dare fastidio a chi avrebbe voluto controllarne l’attività e che di fronte al rifiuto non esitò - era il 1978 - ad ingaggiare uno scontro a fuoco per tentare di rapinarlo.
La gestione dei negozi infatti si basava sulle sue frequenti levatacce per raggiungere i mercati generali di Torino dove alla guida di un grande camion si riforniva di quanto di meglio trovasse per presentare sempre dei prodotti di prima qualità nei suoi negozi, nella cui gestione aveva coinvolto i famigliari. E lui passava da un negozio all’altro a controllare, sempre con il suo borsello sotto braccio, come ogni giorno risaliva più e più volte via Croce di Città e via Martinet verificando i tanti lavori che portava a termine con determinazione, restaurando casa dopo casa ed offrendo nuovi spazi al commercio cittadino.
Sempre gentile e sorridente, dotato di un’eleganza naturale, era stato vittima di un grave incidente stradale dal quale non si era mai completamente ripreso, trovando comunque la forza di reagire nella famiglia e nelle sfide immobiliari che sono state una costante positiva della sua esistenza, interrottasi mercoledì scorso, 29 gennaio, nella sua casa in regione La Rochère, lo stesso nome che aveva dato alla società che ha risanato numerose abitazioni del centro storico. Uomo che sapeva di sacrificio, di lavoro e di rispetto, Francesco Muscianesi - i funerali sono stati celebrati ieri, venerdì, a Saint-Martin - lascia il bel ricordo di chi ha saputo guardare al domani, ottenendo significativi risultati grazie ad una determinazione fuori dal comune.