Trafugati ceri dell’Avvento al Cuore Immacolato di Maria

Rubate le statuine del presepe nella cappella di San Rocco. Furti che indignano a Verrès

Data pubblicazione 15 Gennaio 2025
Il presepe nella chiesetta di San Rocco dopo il furto dei giorni scorsi
Il presepe nella chiesetta di San Rocco dopo il furto dei giorni scorsi
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VERRÈS (qdn) C'è sconcerto a Verrès per una serie di furti che ha preso di mira i luoghi di culto. Una prima segnalazione è stata effettuata lunedì scorso, 6 gennaio, da Susy Vallino, una delle volontarie che allestiscono, insieme ai bambini, il presepe nella cappella di San Rocco: «Sono sparite diverse statuine tra cui la madonna, due re magi, tre cammelli e dromedari e svariate statuine e casette» ha scritto sulla sua pagina Facebook, aggiungendo rivolta ai ladri: «Fate schifo».

Il problema è che il giorno successivo - martedì 7 - il furto si è ripetuto e sono spariti altri elementi del presepe di San Rocco, che poi è stato definitivamente smontato per evitare ulteriori episodi. «Sono al momento in visione i filmati delle videocamere per capire se si riescono a individuare i responsabili.» spiega Susy Vallino. «Non è stata presentata denuncia perché il danno economico è limitato, si tratta di oggetti che hanno più che altro un valore affettivo. E poi dispiace per i bambini che hanno portato molte delle statuine che sono state rubate. È stato veramente un brutto gesto».

Ma non è stato l'unico, purtroppo. Sempre nella chiesa di San Rocco sono spariti anche dei ceri. Don Sandro Canton, parroco del paese da tre mesi, ha inoltre segnalato il furto di un tappeto, di un Bambin Gesù e di ceri dell'Avvento nella chiesa del Cuore Immacolato di Maria. Che siano ragazzate o oltraggiose provocazioni, sono gesti che dimostrano totale mancanza di rispetto. Il sindaco Alessandro Giovenzi - che ha parlato di «episodi che destano rammarico in una piccola comunità in cui si dovrebbe tutti coltivare il bene comune» - ha ricordato che proprio "rispetto" era stata la "parola dell'anno" scelta dal presidente della Repubblica Sergio Mattarella per il 2024 e che il rispetto dovrebbe sempre essere il punto di riferimento quotidiano per tutti.