VERRÈS (qdn) Sono Virna Avondoglio e Dino Planaz i Conti di Challant della 76esima edizione del Carnevale Storico di Verrès. Il passaggio di consegne con Caterina e Pierre 75esimi - al secolo Mara Ghidinelli e Jean-Pierre Calliera - è avvenuto nel corso della bella serata al castello di sabato scorso, 11 gennaio.
Virna Avondoglio, classe 1965, lavora come collaboratrice scolastica all’Isiltp di Verrès. Mamma di due figli, Elisa e Alessio Andreoli, ha partecipato a molte edizioni del Carnevale Storico, sfilando prima come damigella e poi come Contessa del seguito. Sua madre, Caterina Cerchiaro, è stata molto apprezzata nel ruolo di Catherine de Challant 35esima, nel 1983. In quella grandiosa edizione, a fianco del compianto Vladimiro Bortoletto, Caterina riuscì a rendere il Carnevale un evento indimenticabile. Quell’anno è ricordato anche per la straordinaria nevicata che accompagnò la presentazione in piazza Chanoux, la domenica pomeriggio: le foto che immortalano i fiocchi di neve al posto dei tradizionali coriandoli sono diventate un’icona del Carnevale verreziese.
Anche il figlio di Virna, Alessio Andreoli, è un grande appassionato del Carnevale Storico di Verrès e desiderava fortemente che la madre potesse interpretare il ruolo di Catherine de Challant. Alessio fa parte del corteo storico da molti anni, durante i quali ha ricoperto diversi ruoli con entusiasmo. Inoltre, si è talvolta esibito in piccole rappresentazioni teatrali che hanno arricchito il Carnevale Storico di Verrès, dimostrando il suo talento e il suo impegno nel mantenere viva questa importante manifestazione verreziese.
Sempre parlando di tradizione teatrale non è possibile non menzionare anche lo zio di Virna, Marcello Cerchiaro, che ha sfilato per tanti anni, ma che è conosciutissimo soprattutto in qualità di storico interprete di Una Partita a Scacchi. Virna Avondoglio è infine cugina di Amelia Aceti (Catherine 46esima nel 1994), di Diego Da Ros (Pierre 56esimo nel 2004), di Lucia Da Ros (Catherine 63esima nel 2011) e di Riccardo Da Ros (Pierre 66esimo nel 2014).
«Per molti anni ho sperato di diventare Caterina. - confessa Virna Avondoglio - Poi il tempo passava, mi sono pure trasferita per un periodo fuori Valle per ragioni familiari, e avevo ormai smesso di crederci. Anche se, a dire la verità, ogni anno quando sentivo le trombe e i tamburi, dentro di me il desiderio di poter essere anch’io la protagonista si faceva sempre sentire. Il giorno in cui mi è stato ufficialmente chiesto, sono rimasta interdetta... ma nel giro di poco tempo, l’incredulità e l’indecisione sono state messe da parte, grazie soprattutto all’entusiasmo dei miei figli. A questo proposito desidero ringraziare di cuore mia figlia, Elisa, che mi ha supportata in tutto e mi è stata vicina in ogni decisione, e mio fratello Fabrizio, che mi ha dato e continua a darmi consigli preziosi». Anche Fabrizio Avondoglio è un amico di lunga data del Carnevale e ha sfilato in qualità di Arciere, Capo degli arcieri, Cavaliere di Caterina, Uomo d'armi e Conte al seguito.
«Ho deciso di accettare di interpretare questo importante ruolo anche in memoria di Carla (Carla Aceti ndr), una mia cugina scomparsa prematuramente che sarebbe stata sicuramente una Caterina memorabile» conclude Virna Avondoglio.
Dino Planaz, 52 anni, residente a Verrès da 15 anni, è titolare di un’azienda zootecnica, è stato presidente dell’Arev - Association Régionale Eléveurs Valdôtains e dal 2020 è consigliere regionale, attualmente nel gruppo di Rassemblement valdôtain. Pur essendo un volto relativamente nuovo del Carnevale Storico di Verrès, negli ultimi anni ha sempre partecipato alle serate danzanti al castello. Il suo interesse per le tradizioni locali è testimoniato anche dal ruolo di priore di Sant’Antonio, che ha ricoperto nel 2023.
«Quando Virna mi ha chiesto di essere il suo Pierre ho provato una sensazione che è difficile da descrivere. - dichiara Dino Planaz - Da un lato, un'immediata sorpresa: è un onore che non si riceve tutti i giorni. Dall’altro, c’era un profondo senso di gratitudine e responsabilità. Pierre non è un semplice personaggio; è un emblema di eleganza, di tradizione, di quella nobiltà d’animo che da sempre caratterizza il nostro Carnevale. Essere scelto per interpretarlo mi ha fatto sentire parte di una narrazione che affonda le sue radici nei secoli. Se me lo avessero detto, qualche anno fa, probabilmente avrei riso, incredulo. In effetti, non mi sarei mai aspettato un onore simile».
«Sono ansioso e al tempo stesso entusiasta, in quanto non vedo l’ora di godermi appieno questi giorni. - prosegue Dino Planaz - Il Carnevale di Verrès è un evento che coinvolge l’intera comunità, che richiede il contributo di ognuno di noi, e questo, per me, è fonte di grande orgoglio. Ma ci sono anche tante cose da preparare, da organizzare, da coordinare. Ogni partecipante a questa manifestazione è parte di un meccanismo che deve funzionare alla perfezione per regalare a tutti una festa che sia all’altezza della nostra tradizione».