Fuggire dalle frane in bicicletta

Data pubblicazione 28 Dicembre 2024
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Analista politico, l’aostana Isabella Sala è l’autrice di questa rubrica.

Scende e precipita la qualità della vita ad Aosta, nel consueto report de Il Sole 24 ore. Lo avevamo già accennato ma adesso entriamo nel merito vista la pubblicazione dei dettagli: oltre alla questione demografica, gli indici che sono calati moltissimo sono quelli al femminile, cioè il coinvolgimento politico e nelle istituzioni delle donne, calato di quasi il 20 per cento. E poi ancora, tristemente, la presenza di librerie, calata del 7 per cento, come anche l’immobiliare che vede precipitare l’indice degli affitti.

Andiamo quindi ad incrociare alcuni dati salienti: se Aosta è la prima per la spesa pubblica (grazie agli sforzi della Regione) in cultura, scendono le librerie, la lettura, la partecipazione agli spettacoli della popolazione, viene quindi da pensare che la spesa pubblica effettuata non attragga i valdostani.

Ovvio che queste graduatorie non servano ad alimentare campanilismi, piuttosto ad essere da stimolo nel loro confronto, perché se città piccole come Trento e Bolzano sono in grado di dare risorse al femminile e alla cultura, allo stesso modo non si capisce come non debba farlo Aosta, che possiede la stessa vocazione turistica, lo stesso posizionamento geografico montano e di confine e il medesimo numero di esigenze della popolazione.

Aosta però scende al 17esimo posto nella classifica generale, un piazzamento che sarebbe ancora più in basso se non fosse per il solito rapporto ricchezza-consumi. Ma la felicità e il benessere di una popolazione non possono essere dati solo dalla ricchezza pro-capite, anzi.

Aosta scende, anche nella sezione ecosistema urbano, dove sale solo ed unico l’indice percentuale di piste ciclabili. Che è tutto dire… Anche la concentrazione di polveri sottili, ovvero l’inquinamento di una città piccola di montagna come Aosta è peggiore persino di Taranto. Aosta infatti è 60esima nella classifica come concentrazione media annua di polveri sottili.

Il dato peggiore? Aosta è penultima in classifica, cioè 106esima, per il rischio frana.

Quindi dalla cultura al rischio idrogeologico, sono molti ambiti su cui lavorare per gli amministratori regionali e cittadini, ambiti rilevati con precisione dalla statistica, non aleatori pensieri di un residente; l’unico fattore su cui dobbiamo dormire sonni tranquilli è la percentuale di piste ciclabili, quindi direi che almeno questo possiamo toglierlo dalla lista delle priorità.