AOSTA (mye) Sarà una ricorrenza speciale quella ricordata nella Settimana di Preghiera per l’Unità dei Cristiani: cadono infatti nel 2025 i 1.700 anni dal Concilio di Nicea, primo evento ecumenico nella storia della cristianità, da cui scaturì una professione di fede condivisa. Da oggi sabato 18 a sabato prossimo, 25 gennaio, i cristiani di diverse tradizioni e confessioni si riuniscono in preghiera per l’unità della Chiesa.
«L’iniziativa è promossa dalla Commissione Fede e Costituzione del Consiglio ecumenico delle chiese (CEC) e dal Dicastero per la Promozione dell’Unità dei Cristiani - spiega padre GianPaolo Gugliotta, direttore dell’ufficio pastorale “Centro missionario diocesano, ecumenismo e dialogo interreligioso” di Aosta - Ogni anno è preparata nei suoi testi liturgici di riferimento da alcune comunità particolarmente significative dal punto di vista ecumenico. Quest’anno la preparazione è stata affidata alla Comunità Monastica di Bose».
Il Credo dal concilio di Nicea ad oggi
Il Concilio di Nicea fu convocato dall’imperatore Costantino nel 325 d.C.
«In quell’occasione - ricorda padre GianPaolo Gugliotta - si stabilì un Credo condiviso, nonostante divergenze su questioni come la natura di Cristo e la data della Pasqua. Il 2025 è significativo perché in questo anniversario del 2025 per una felice coincidenza la Pasqua sarà celebrata nella stessa data sia dalle chiese di oriente che da quelle di occidente, il 20 aprile 2025».
Il titolo della Settimana di preghiera è “Credi tu questo?”, e si ispira al dialogo tra Gesù e Marta, riportato nel Vangelo di Giovanni, a Betania, dopo la morte del fratello Lazzaro.
«Come Marta, i primi cristiani non potevano rimanere indifferenti o passivi di fronte alle parole di Gesù che toccavano e scrutavano il cuore. - continua il sacerdote - Cercarono, quindi, di dare una risposta comprensibile alla domanda posta dal Maestro. Analogamente, i Padri conciliari di Nicea si sforzarono di trovare le parole giuste per esprimere il mistero dell’Incarnazione e della Passione, Morte e Risurrezione del loro Signore nella sua interezza. Nell’attesa del Suo ritorno, i cristiani di tutto il mondo sono chiamati a testimoniare “insem e” questa fede nella Risurrezione».
Gli appuntamenti
Sono due i momenti ecumenici. Nella serata di mercoledì scorso, 15 gennaio, la chiesa antica di Saint-Martin-de-Corléans ha ospitato una celebrazione ecumenica della Parola di Dio presieduta dal padre della Chiesa ortodossa romena Alin Neagu. Sarà invece nel Salone del Seminario in via Xavier de Maistre l’incontro di mercoledì prossimo, 29 gennaio, alle 20.30, una tavola rotonda dal titolo «Il Concilio di Nicea: storia e attualità ecumenica» con la partecipazione del sacerdote cattolico Andrea Pacini, della pastora valdese Maria Bonafede e di padre Traian Valdman della Chiesa ortodossa rumena.
Le singole Chiese prevedono poi ulteriori iniziative. Nel pomeriggio di ieri venerdì 17 gennaio si è tenuta la presentazione del libro «Lottando insieme a Giobbe» del pastore emerito Paolo Ribet nella Sala Conferenze dell’Ospedale regionale Umberto Parini di Aosta. Invece, la celebrazione eucaristica per l’unità dei cristiani, presieduta dal nostro vescovo Franco Lovignana, sarà in Cattedrale ad Aosta mercoledì prossimo, 22 gennaio, alle 18.30.
Elena Meynet