AOSTA (zgn) Finaosta ha chiuso il bilancio 2024 con un utile netto di 6 milioni 136mila euro, in decremento rispetto al 2023, che era terminato con un utile di 9 milioni 534 mila euro, «Influenzato dall'accantonamento del fondo svalutazione per 2,1 milioni», si legge nella presentazione del documento fornita dalla finanziaria regionale nel corso di una conferenza stampa convocata mercoledì scorso, 25 giugno, nella sede di Aosta della Finanziaria regionale.
Per la società in house sotto l'indirizzo strategico della Regione, Il margine di interesse si è incrementato di circa 718mila euro, passando da 15 milioni 600mila euro a 16 milioni 300mila euro. «La variazione è principalmente riconducibile ai maggiori interessi attivi derivanti dall'attiva gestione della liquidità in Gestione Ordinaria».
Gli interessi passivi si sono incrementati, passando da 11 milioni 878 mila euro a 12 milioni 483 mila euro ( +0,6 milioni di euro), in ragione del maggior incremento dei fondi regionali a rischio gestiti. «Su circa 780 milioni di impieghi totali, 440 sono destinati ai mutui prima casa, circa 7mila famiglie, quindi una famiglia su 8. La parte restante, circa 340 milioni, va alle imprese, di cui la metà agli alberghi », ha precisato il presidente Marco Linty. Grazie anche al favorevole quadro macroeconomico, la finanziaria regionale ha incassato nel 2024 interessi attivi per circa 4 milioni di euro rispetto ai circa 3 milioni di euro nel 2023.
Per l'alluvione del 29 e 30 giugno 2024 a Cogne e Valtournenche, «Sono stati sospesi i mutui e concessi mutui e liquidità per circa 4,4 milioni» ha aggiunto il presidente Marco Linty. Riguardo ad Aosta Factor, di proprietà al 80 per cento circa di Finaosta, « Il processo per la cessione della partecipazione di Finaosta, avviato nel 2020, - ha proseguito il presidente Marco Linty - si è concluso, a settembre 2024, nella decisione del Consiglio di amministrazione della capogruppo di rifiutare l'unica offerta vincolante pervenuta da una banca per l'acquisto del 58 per cento del capitale della controllata».
Il presidente Marco Linty ha evidenziato che «E' iniziata la stesura di un piano industriale di gruppo per dare slancio al gruppo e per aumentare la quota di mercato in Valle d'Aosta di tale società. Altro aspetto è il cambio di direzione, con il nuovo direttore che si insedierà a breve».
Aosta Factor e il monitoraggio dei crediti - ha detto il direttore generale di Finaosta Mattia Sisto - sono i principali aspetti su cui si sono soffermati i rilievi esclusivamente gestionali dell'accertamento ispettivo della Banca d'Italia, che si è svolto dall'11 novembre 2024 al 31 gennaio 2025. Il presidente Linty si è detto «Soddisfatto e contento dell'andamento delle partecipate, tutte in utile. Parlo ad esempio di tutti gli impianti a fune, che generano circa 28 milioni di utile». Così come «Cva, che nell'ultimo esercizio ha gli utili più alti della sua storia, anche in termini di dividendi, e contribuisce al 9,3 per cento del Pil regionale».