Primo evento al Forte di Bard venerdì 21 marzo

La Valle d'Aosta si prepara a celebrare l'Anno per la conservazione dei ghiacciai

Data pubblicazione 12 Febbraio 2025
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AOSTA (fci) La Giunta regionale ha approvato lunedì scorso, 3 febbraio, una deliberazione per la realizzazione di un programma di iniziative dedicate all'Anno internazionale per la conservazione dei ghiacciai, proclamato dalle Nazioni Unite per il 2025.

L'iniziativa, coordinata dalla Fondazione Montagna Sicura in collaborazione con Arpa Valle d'Aosta, la Fondazione Forte di Bard e altri enti locali, mira a sensibilizzare l'opinione pubblica sull'importanza della conservazione dei ghiacciai e a promuovere la ricerca scientifica e la divulgazione delle conoscenze sul loro stato di salute.

Il programma prevede una serie di eventi e attività che si svolgeranno durante tutto l'anno incentrate su conferenze e convegni scientifici sul tema dei ghiacciai e del cambiamento climatico, su attività educative e divulgative rivolte alle scuole e al grande pubblico e un concorso letterario e fotografico a tema «ghiacciai».

In particolare si evidenziano i due eventi principali al Forte di Bard: il primo venerdì 21 marzo, in occasione della Giornata mondiale dei ghiacciai, e il secondo giovedì 11 dicembre, in concomitanza con la Giornata internazionale della montagna.

«I ghiacciai - evidenzia l’assessore regionale all'Ambiente Davide Sapinet (foto) - sono una risorsa fondamentale per la Valle d'Aosta, sia dal punto di vista ambientale che di ricadute nel tessuto produttivo valdostano, turistico e agricolo in particolare. Su questo tema l’impegno in studi scientifici, analisi e monitoraggi da parte delle strutture regionali in collaborazione con Arpa Valle d'Aosta e Fondazione Montagna Sicura è importante. La conservazione dei ghiacciai è una sfida che riguarda tutti e il Governo regionale è impegnato ad assicurare un’informazione autorevole e approfondita affinché tutti siano consapevoli non solo dei rischi ma anche delle opportunità che questi cambiamenti possono portare ai nostri territori».