CASA MUTTA, IL PARADOSSO DELLA TUTELA CHE NON C’È

Data pubblicazione 5 Marzo 2025
2 minuti di lettura

AOSTA Di Casa Mutta si occuperà prossimamente la Giunta comunale di Aymavilles (sul cui territorio insiste la struttura in questione), mentre è già interessata dal progetto di rinnovamento dell’impianto idroelettrico di Chavonne promosso da Cva, visto che la presa de La Nouva convoglia l’acqua della Grand Eyvia proprio all’impianto di Villeneuve.

All'interno delle osservazioni formulate per la valutazione di impatto ambientale del progetto Cva, la Soprintendenza ai Beni culturali ha inserito la seguente prescrizione: "Nel corso dei lavori e del futuro esercizio dell’impianto sarà garantita la tutela del fabbricato con le modalità ed i materiali che verranno prescritti dalla Soprintendenza per i Beni e le Attività culturali, tramite la pulizia e l’estirpazione delle essenze vegetali all’interno, la stabilizzazione del coronamento e una copertura indipendente dalle murature."

Peccato che però attualmente il fabbricato non sia sottoposto ad alcuna tutela e che pertanto la Cva non sia tenuta ad effettuare le operazioni per preservare il bene. Potrebbe però, evitando l’attesa dell’approvazione del progetto, intervenire comunque anche se non obbligata, facendo una scelta meritevole della considerazione generale. Difatti se non si agirà in tempi rapidi lo storico fabbricato rischia di crollare e di essere inghiottito dalle acque del torrente.

"Il fabbricato - precisa ancora la Soprintendenza - rientra tra quelli che la legge regionale 11 del 1998 individua come fabbricati storici con funzioni produttive o connessi alle attività produttive, quali segherie, forge, edifici di tipo industriale, miniere, e che siano da riconoscere dai piani regolatori come edifici documento. Considerate le sue condizioni, è da ricondurre a fabbricato diroccato in quanto non staticamente recuperabile con interventi di tipo meramente conservativo. In recepimento di tale disciplina, è stato richiesto di classificare Casa Mutta come edificio DB (diroccato documento). Al momento l’edificio in questione non è giuridicamente tutelato poiché la richiesta di modifica alla classificazione non è stata ancora recepita nelle tavole di Piano Regolatore Generale".