PRÉ-SAINT-DIDIER (mb1) «A settembre si tornerà a nuotare». Ad annunciare la riapertura della piscina di Pré-Saint-Didier è Paolo Pettene titolare dell’omonimo studio di architettura di Torino e considerato da molti una sorta di «archistar» degli impianti sportivi. Sono infatti oltre 200 le infrastrutture progettate e realizzate dalla sua azienda, compresa anche la nuova piscina di Cortina, che verrà inaugurata in concomitanza con l’avvio dei Giochi olimpici del prossimo febbraio. «Abbiamo ottenuto dall’Assessorato regionale dei Lavori pubblici una proroga di 90 giorni per la conclusione dei lavori - commenta Paolo Pettene - Ora però possiamo annunciare una data entro la quale l’impianto tornerà a disposizione della popolazione».
La struttura sarà completata per l’estate del 2026 quando entreranno in funzione anche gli scivoli esterni. Il centro fino a quel momento rimarrà comunque aperto al pubblico. «Non stiamo portando avanti un semplice progetto di ricostruzione del tetto e di efficientamento energetico come era previsto nel primo bando nel 2019. Siamo alle prese con una vera e propria riprogettazione degli interni della struttura nel rispetto del disegno originale» dichiara Paolo Pettene.
Nel 2021 infatti la Regione modificando il bando di gara affidò allo studio di architettura il compito di riorganizzare funzionalmente la piscina. Un’idea resa particolarmente complicata dai vincoli che ricadono su questo immobile dichiarato Edificio Documento, risalente al 1976. «Questo appalto ha attraversato inoltre fasi molto critiche. - prosegue l’architetto Paolo Pettene - Oltre a registrare un rallentamento nell’avanzamento dei lavori dovuto alla pandemia un paio di anni fa, abbiamo dovuto affrontare un aumento considerevole dei costi delle materie prime. Tale incremento è stato inizialmente causato dall’introduzione del bonus 110% e successivamente aggravato dagli effetti economici derivanti dal conflitto tra Russia e Ucraina».
L’architetto Pettene spiega parzialmente così la lievitazione dei costi che hanno superato gli 8 milioni di euro. La nuova piscina di Pré-Saint-Didier secondo il professionista non sarà un semplice centro natatorio ma una vera attrazione per l’intera Valdigne. «Quello che stiamo realizzando in Valle d’Aosta diventerà un unicum in tutto il territorio italiano che confidiamo possa rappresentare un’innovazione capace di fare scuola. - continua Paolo Pettene - La vasca sarà facilmente e velocemente adattabile alle esigenze di tutti gli sportivi, non solo quelle dei nuotatori. Inoltre, oltre ad aver rifatto completamente lo spogliatoio e le docce abbiamo realizzato anche un centro benessere e una palestra di grande qualità».
«Un impianto che limiterà al massimo il consumo energetico agendo principalmente sulle dispersioni degli involucri opachi e trasparenti e sulle componenti impiantistiche» conclude Paolo Pettene. Sul tetto non verranno installati - almeno per il momento - i pannelli fotovoltaici per la produzione di energia, in quanto l’area rimane quasi totalmente all’ombra per molti mesi all’anno e perché lo stato di «bene documentale» rende burocraticamente molto difficile concretizzare questa opportunità.
Una storia che (forse) sta volgendo al termine e nella quale probabilmente è mancata una narrazione puntuale sull’effettivo stato di avanzamento dei lavori. Situazione che ha generato anche la paura che la piscina non avrebbe più riaperto al pubblico. È convinzione di molti che al cantiere operino pochi addetti e in modo discontinuo: da parte sua l’appaltatore garantisce che da quando è terminata la ristrutturazione del tetto in cantiere vi sono mediamente 19 persone, divise in squadre, che stanno portando avanti l’intervento.
Fabio Marongiu