AOSTA (gre) « E’ un mese che andiamo avanti con questa storia e ancora non sappiamo quando finirà». E’ questo il leitmotiv di residenti e commercianti in via Monte Vodice, ad Aosta, coinvolti loro malgrado nei disagi causati dalla voragine che si è aperta mercoledì 8 gennaio scorso a metà strada. In particolare i negozianti della zona hanno visto azzerarsi gli incassi. « Ho perso tutta la clientela delle colazioni. - racconta rassegnata Angelina Li, titolare da 2 anni dello storico Bar Chamonix - Le uniche consumazioni della mattina sono quelle degli operai del cantiere, nel pomeriggio è il deserto. Normalmente la sera chiudevo alle 21 mentre ora abbasso le serrande alle 18». Un altro problema, peraltro comune a tutti, è quello dei liquami che hanno invaso per 20 centimetri di altezza la sua cantina. «Non ho ancora avuto tempo di pulire - aggiunge Angelina Li - ma sicuramente avrò molte cose da buttar via come la macchina del ghiaccio per granite e tutta l’attrezzatura estiva. Spero che finisca presto».
Vanna Frison e la figlia Stefania Evolandro della vicina Profumeria Vanna evidenziano che «I clienti di passaggio sono spariti, e così da un mese siamo in perdita». Esprimono preoccupazione per quei lavori che sembrano senza fine, con il cantiere aperto a pochi metri dalla loro vetrina, via Monte Vodice prima chiusa, riaperta e poi di nuovo chiusa dopo una settimana, quando le acque nere hanno iniziato a invadere anche la loro cantina che a più riprese hanno dovuto pulire. Vanna Frison e e Stefania Evolandro si chiedono chi si occuperà della sanificazione del locale « Poiché i liquami arrivavano a una ventina di centimetri, tanto che saranno necessari mesi per far svanire il cattivo odore».
Un residente, Stefano Ferrero, racconta che «La mia cantina è stata invasa dall’acqua della fogna 4 volte e ha raggiunto un’altezza di 53 centimetri. Sono stato costretto a buttare via tutto quello che si trovava al suo interno: attrezzature, lavatrice e molti utensili. Fortunatamente il liquame si è fermata a una decina di centimetri dalla caldaia del gas, altrimenti rischiava di fare altri danni». Stefano Ferrero osserva che «Si sta scavando a circa sette metri e sul pavimento della mia cantina si sono aperte improvvisamente 2 voragini. La mia paura è che si sia messo a rischio la sicurezza statica dell’edificio. Sto aspettando verifiche, anche se per il momento non mi è arrivata nessuna informazione ». Qual è la stima dei danni subiti? «Ho interpellato un perito per quantificarli, siamo intorno ai 15mila euro» risponde Stefano Frison.
Roberto Guscelli