PONT-SAINT-MARTIN (qdn) In una bella foto del Carnevale di Pont-Saint-Martin del 1957, Dolores Padula e Piero Cretaz - Ninfa del Lys e Console di quella edizione - sorridono guardando verso l’obiettivo, splendenti di giovinezza. Tredici anni prima - il 23 agosto del 1944 - avevano rispettivamente 9 e 7 anni quando furono testimoni oculari del bombardamento del paese che fece 130 morti, di cui 40 erano bambini come loro. Entrambi - con racconti vividi e lucidissimi - hanno trasmesso fino all’ultimo il ricordo di quell’orrore. Piero Cretaz, che fu poi storico edicolante del paese, si è spento il 23 luglio scorso nella sua casa di Pont-Saint-Martin. Dolores Padula ha invece chiuso gli occhi per sempre nella notte tra lunedì e martedì scorsi, 16 e 17 dicembre, sulle rive del Lago d’Or ta, dove abitava da molto tempo. Era nata il 12 aprile del 1935 a Pont-Saint-Martin dove ha vissuto fino al matrimonio con Dante Avetta.
All’anagrafe il suo cognome era Poci, essendo figlia di Angelo Poci, che però venne presto a mancare e lei crebbe con la mamma Teresa Zublena e con il suo nuovo marito Emanuele Padula. I ricordi del bombardamento li ha condivisi ancora nello scorso mese di agosto, in occasione delle celebrazioni organizzate per gli 80 anni da quel tragico evento. «Era una giornata calda e bellissima. - raccontava - Erano tutti in piazza ma io no, ero rimasta con un’amica di 12 anni che suonava il pianoforte. Abbiamo sentito l’allarme e abbiamo subito pensato: “A van a bombardè Tur in”. Invece poi siamo uscite sul balcone e abbiamo contato 18 aerei in formazione da 6 e dicevamo: “Ma allora van pà a Turin”. In quel momento, uno scoppio terrificante. Ci siamo dette: “Sen Mar tin aiè pì ” , Pont-Saint-Martin non c’è pi ù». Il bombardamento aveva raso al suolo il 42 per cento del paese, una devastazione inimmaginabile. Dolores, con i suoi occhi di bambina, vide cose che nessuno dovrebbe vedere: «Ero impietrita, ferma, non sapevo muovermi. Allora non conoscevo la nudità, i corpi... Però se sono la Dolores di adesso è anche grazie a quell’esp erienza».
Da giovane imparò il mestiere di parrucchiera nel salone della mamma Teresa, dove adesso si trova il Municipio di Pont-Saint-Martin. Donna piena di spirito di iniziativa, percorreva in motocicletta la valle del Lys per andare a tagliare i capelli e a pettinare le donne di Gress one y. Si sposò il 10 dicembre del 1962 con Dante Avetta - che è mancato nel 2012. Lui era di formazione chimico e, dopo vari colloqui di lavoro in tutta Italia, fu assunto alla ditta Bemberg a Gozzano, sul lago d’Orta. Così si trasferirono lì, dove Dolores continuò a occuparsi della casa, della famiglia e dei suoi numerosissimi interessi. Insegnante di catechismo, per prepararsi studiò Teologia al seminario di Novara. Fondò un’ass ociazione di volontariato ospedaliero di cui era presidente. Era anche molto appassionata di musica e la ascoltava sempre. Aveva imparato a suonare il pianoforte. Da ultimo - grazie all’a mi c i zia con il noto pittore di Omegna Gilberto Carpo - aveva appreso a dipingere con la tecnica olio su tela. I funerali sono stati celebrati nel pomeriggio di giovedì scorso, 19 dicembre, a Pettenasco, sulla riva del lago d’Or ta. Lascia le figlie Alessandra e Feder ica.