La conferenza si terrà lunedì 16 dicembre nella Biblioteca regionale “Bruno Salvadori” di Aosta

Dal locale al globale, la geopolitica della mafia

Data pubblicazione 14 Dicembre 2024
2 minuti di lettura

AOSTA (zgn) Nell'ambito delle attività di sensibilizzazione e divulgazione, l'Osservatorio regionale permanente sulla legalità e sulla criminalità organizzata e di tipo mafioso, istituito presso il Consiglio Valle, propone la conferenza “Dal locale al globale, la geopolitica delle mafie”, che si terrà lunedì prossimo, 16 dicembre, alle 17.30, nella Biblioteca regionale “Bruno Salvadori” di Aosta.

L'evento sarà aperto dal presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin e moderato da Cristina Porta, giornalista professionista.

Interverranno Tommaso Pastore, capocentro della Direzione investigativa antimafia di Torino e Fabrice Rizzoli, docente di geopolitica delle criminalità a Sciences Po, Istituto di studi politici di Parigi.

L'evento si occupa della geopolitica delle mafie, intesa come la capacità delle organizzazioni criminali di adattarsi ai contesti locali e globali, sfruttando le vulnerabilità economiche, sociali e istituzionali per consolidare il proprio potere.

«Da multinazionali del crimine, le mafie gestiscono giri di affari internazionali dai contorni molto ambigui, ma il loro potere si alimenta dal radicamento nei territori che sono tutti potenzialmente attrattivi. - commenta il presidente del Consiglio Valle Alberto Bertin - Il successo dei mafiosi dipende dal loro grado di organizzazione e dai rapporti che riescono ad intrattenere. Per poter contrastare queste relazioni è importante dare una risposta coordinata partendo dal livello locale, con istituzioni vigili e cittadini consapevoli».

Un tema, quello del pericolo di infiltrazioni nell’economia della ‘ndrangheta tramite il riciclaggio di capitali provenienti da attività illecite, è stato affrontato anche dal procuratore capo di Napoli Nicola Gratteri, a margine dell'incontro della Saison Culturelle che si è tenuto al Teatro Splendor di Aosta sabato scorso, 7 dicembre, durante il quale ha presentato, assieme ad Antonio Nicaso, il suo ultimo libro “Una cosa sola”, edito Mondadori.

«Dove ci sono tossicodipendenti ci sono venditori di cocaina. - osserva Nicola Gratteri - Ai venditori di cocaina la droga la vende la 'ndrangheta e con quei soldi cerca di comprare tutto quello che può anche in Valle d'Aosta, e quindi ristoranti, pizzerie, alberghi. E' questa la base del riciclaggio. E sono in grado di fare riciclaggio sofisticato. C'è una globalizzazione delle mafie e un abbraccio tra i poteri mafiosi, tra pezzi di poteri della politica, tra pezzi di poteri dell'economia».

Il procuratore Nicola Gratteri aggiunge:
«Non sono esperto di Valle d'Aosta, posso dire però per quella che è la mia esperienza, che le mafie sono dove possono gestire denaro e potere. La Valle d'Aosta, rispetto ad altre aree, è considerata una zona ricca, una zona dove ci si può muovere e lavorare dal punto di vista criminale».