Droga in carcere, sequestro di crack e hashish a Brissogne

Data pubblicazione 11 Giugno 2025
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AOSTA (zgn) «Nel corso di un’operazione di controllo su 2 detenuti, di cui uno di origine africana e l'altro di origini italiane, - riferisce in una nota il Sindacato nazionale autonomo Polizia Penitenziaria - gli agenti della Polizia Penitenziaria della Casa circondariale di Brissogne hanno rinvenuto hashish e crack». I fatti sono avvenuti la sera di venerdì scorso, 30 maggio. Il crack era stato portato in carcere da un uomo di 29 anni, che lo aveva ingoiato. Era stato arrestato nel pomeriggio di giovedì 29 maggio, in via Torino ad Aosta, insieme a una donna di 38 anni poi posta ai domiciliari. La Squadra Mobile ha appurato che i 2 avevano appena ceduto una dose di stupefacente a una consumatrice. I poliziotti avevano sequestrato 4 dosi di crack e 3.000 euro in contanti. Il Gip ha poi convalidato entrambi gli arresti: per lui è scattato il divieto di dimora in Valle d’Aosta, per lei l’obbligo di firma. «Questo sequestro sottolinea la persistente e allarmante circolazione di droghe all'interno degli istituti penitenziari, nonostante gli sforzi e la professionalità del personale del Corpo di Polizia Penitenziaria» prosegue la nota del sindacato. Per il vice segretario regionale del sindacato Matteo Ricucci «La carenza di organico, la vetustà delle strutture e la facilità con cui le sostanze illecite riescono ad entrare negli istituti rappresentano un grave problema per la sicurezza interna e per il percorso rieducativo dei detenuti».