AOSTA (zgn) Le nuove regole previste dal Codice della Strada sono entrate in vigore sabato scorso, 14 dicembre. E sono diverse le novità, tra cui quelle riguardanti la guida in stato di ebbrezza, l’uso del cellulare, l’eccesso di velocità e i monopattini elettrici. Infatti chi viene sorpreso a usare il cellulare al volante, dovrà pagare una multa che va dai 250 ai 1.000 euro. A ciò va aggiunta la sospensione della patente, che sarà di una settimana se si hanno almeno 10 punti, di 15 giorni per chi ne ha di meno. In caso di recidiva, la multa può arrivare fino a 1.400 euro, con perdita tra gli 8 e i 10 punti e sospensione fino a 3 mesi della patente. I tempi raddoppiano se l’uso del cellulare ha causato un incidente stradale.
Alcol alla guida: il tasso alcolemico massimo consentito resta di 0,5 grammi per litro di sangue, ma se lo si supera - fino a 0,8 grammi - la multa andrà dai 573 ai 2.170 euro, con annessa sospensione della patente dai 3 ai 6 mesi. Tra 0,8 e 1,5 grammi di alcol nel sangue, la sanzione può arrivare a 3.200 euro, la sospensione della patente fino a 1 anno, e l’arresto fino a 6 mesi. Oltre 1,5 grammi, le conseguenze sono ancora più gravi con patente sospesa da 1 a 2 anni, carcere fino a 1 anno e multe tra i 1.500 e i 6mila euro. In tutti i casi, una volta superato il limite alcolemico consentito, verranno tolti 10 punti dalla patente.
Si potrà essere obbligati a installare - a proprie spese - un alcolock: cioè una sorta di etilometro che impedisce di mettere in moto la macchina se in quel momento il tasso alcolemico supera lo zero. Nuove disposizioni pure per gli stupefacenti: per essere sanzionati basterà risultare positivi al test anti-droga. In precedenza per far scattare la sanzione - cioè la sospensione per 3 anni della patente - un agente doveva riconoscere anche che il guidatore fosse in uno stato di alterazione psico-fisica.
Un’altra grande novità è la cosiddetta “sospensione breve” della patente che riguarda chi non ha tutti i punti previsti. Pertanto, per chi ne ha meno di 20 e ad esempio, commette un’infrazione, o non indossa la cintura, oppure non possiede il seggiolino omologato per il proprio figlio, potrà scattare in automatico la sospensione. Che è di 7 giorni se si ha tra i 10 e i 19 punti, di 15 giorni per chi ne ha sotto i 10. Le multe saranno più salate per eccesso di velocità. Se si supera di 10 chilometri orari e non oltre i 40 il limite consentito, si paga fino a un massimo di circa 700 euro, ma se ciò accade almeno 2 volte nel giro di un anno e all’interno di un centro abitato, le sanzioni salgono (fino a 800 euro) e la patente verrà sospesa tra i 15 e i 30 giorni.
Per quanto riguarda gli autovelox, questi non potranno essere installati nelle strade con un limite di velocità inferiore ai 50 chilometri all'ora, ad esempio nelle zone 30.
Necessari decreti attuativi
Mentre tutte le sanzioni sull'uso del cellulare, eccesso di velocità e stato di ebbrezza sono già effettive, per le regole sui monopattini elettrici - obbligo di casco, targa e assicurazione - bisognerà aspettare che i Ministeri competenti emanino i decreti attuativi, che le renderanno operative. Il che potrebbe richiedere anche diversi mesi.
Non solo. Conferma il comandante della Polizia Locale di Aosta Fabio Fiore: «Saranno necessari moltissimi decreti attuativi da parte dei vari Ministeri competenti perché la materia è complessa. Mi riferisco per esempio anche all’obbligo di installare l’alcolock per i recidivi all’alcol test». Esprimo - no commenti favorevoli all’inasprimento delle sanzioni del nuovo Codice della Strada due Sindaci che hanno fatto della lotta all’eccesso di velocità sulle strade dei loro Comuni una bandiera: Michel Martinet di Gressan e Alexandre Bertolin di Arnad.
Però entrambi si trovano a dover affrontare un paradosso, anche se per cause diverse: la difficoltà di elevare sanzioni.
«Poco personale per i controlli»
«Molti gravi incidenti sono provocati dalla distrazione causata dai cellulari usati da chi è al volante, dall’abuso di alcol alla guida e dall’eccesso di velocità. - ricorda Michel Martinet - Il punto è che già da prima della riforma del Codice della Strada non riusciamo più a fare i controlli per il superamento dei limiti di velocità sulle strade regionali numero 20 e sulla numero 40 che sale verso Pila, perché per legge adesso una pattuglia dovrebbe fermare immediatamente i trasgressori rilevati dagli autovelox.
Insomma, non si possono più mandare le multe direttamente a casa, ma l’infrazione deve essere contestata sul posto. Per noi è impossibile: per compiere tale operazione è necessaria la presenza di almeno 2 agenti e il nostro organico ne ha 3 che sono impegnati anche con il Comune di Jovençan a cui siamo associati. E spesso non tutti sono in servizio contemporaneamente e hanno anche altre mansioni da svolgere».
Autorizzazione per gli autovelox
A Arnad il territorio comunale è attraversato dalla Statale 26 e l’Amministrazione guidata dal sindaco Alexandre Bertolin ha tentato di contrastare le violazioni del limite di 50 chilometri orari con gli autovelox. «Purtroppo da 3 mesi abbiamo dovuto sospendere il servizio appaltato alla società “Noi sicuri”, che gestisce anche la parte burocratica delle sanzioni, - spiega Alexandre Bertolin - perché siamo in attesa di risposte dall’Anas, ente proprietario del tratto stradale, e dalla Polizia stradale al fine di ottenere l’autorizzazione a utilizzare gli autovelox.
Autorizzazione che dipende dal cosiddetto indice di incidentalità. Quest’ultimo deve essere riferito e superiore alla media nazionale degli ultimi 5 anni. E gli autovelox possono essere installati solo su tratte con, appunto, un elevato “tasso di incidentalità”.