Tentata estorsione e falso, due indagati dalla Procura di Aosta

Data pubblicazione 30 Novembre 2024
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AOSTA (zgn) Facevano firmare contratti di progettazione per lavori edilizi che poi non venivano svolti e chiedevano ai clienti il pagamento delle fatture. La Procura di Aosta ha indagato con l'accusa di tentata estorsione e falso l'imprenditore edile Francesco Maria Rossi, 58 anni, di Cuneo, e l'ingegnere aostano Enzo Tocca, 73 anni.

Le indagini, partite un anno fa e condotte dalla Guardia di Finanza di Aosta, sono state chiuse nelle scorse settimane. Secondo l'accusa, la società di Rossi faceva firmare contratti di progettazione senza svolgere i lavori. Successivamente, veniva inviata ai clienti una lettera di diffida, firmata da un legale di fiducia, per il mancato pagamento delle parcelle, seguita da un decreto ingiuntivo emesso dal Tribunale di Cuneo.

Sempre secondo l'accusa, Rossi e l'ingegnere avrebbero fornito al giudice civile falsi documenti per ottenere l'emissione dei decreti ingiuntivi. Una perizia calligrafica ha rilevato che le firme non appartenevano ai clienti. In un caso, una parte offesa si è vista pignorare un quinto dello stipendio.

Le indagini sono iniziate quando una donna di Aosta ha sporto denuncia, facendo emergere almeno tre posizioni di persone che avevano ricevuto decreti ingiuntivi senza che la società avesse mai svolto alcun lavoro di progettazione. Si tratta di due valdostani e un canavesano, coinvolgendo tre edifici per un totale di 70.000 euro.

La Procura di Aosta aveva richiesto l’applicazione di una misura cautelare, respinta però dal giudice.