Aosta, nella Galleria Inarttendu l’allestimento “Won’t be tamed”

Data pubblicazione 11 Giugno 2025
Da sinistra Marijke de Pous con la dirigente regionale delle Attività espositive Daria Jorioz che ha visitato la mostra in occasione dell’inaugurazione
Da sinistra Marijke de Pous con la dirigente regionale delle Attività espositive Daria Jorioz che ha visitato la mostra in occasione dell’inaugurazione
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AOSTA (zgn) È stata inaugurata giovedì scorso, nella Galleria Inarttendu in via Martinet ad Aosta, la mostra bipersonale intitolata “Won’t be tamed” (letteralmente: “Non sarà domato”) che vede protagoniste Alessia Lupo Cecchet e Marijke de Pous, vincitrici ex aequo del secondo premio ArteAlta 2024, concorso promosso da Alina Art Foundation in collaborazione con l’Associazione culturale Inarttendu. “Won’t be tamed” è molto più di un’esposizione condivisa: è un progetto nato dalla volontà delle due artiste di intrecciare le proprie visioni in un percorso comune, corale e potente. Un dialogo profondo tra linguaggi diversi - video, fotografia, installazione, performance, disegno e scultura - tutte opere in prima visione. La video-installazione “Balaena” di Alessia Lupo Cecchet, con cui ha conquistato la giuria di ArteAlta, ci conduce in un tempo sospeso. L’opera è un requiem e, allo stesso tempo, un atto di resistenza: ci spinge a contemplare la bellezza nel decadimento e a riconoscere il legame empatico che ci unisce a ogni forma di vita. Marijke de Pous, con la serie fotografica “Coreografie di cura e resistenza”, esplora invece la vulnerabilità come forza trasformativa. Le sue immagini, intime e sospese, mettono in scena gesti quotidiani e corpi che si lasciano andare al disordine, alla fragilità, alla perdita del controllo. Una danza che non nega il trauma, ma lo abita. La mostra resterà aperta fino a sabato 5 luglio dal lunedì al venerdì, con orario dalle 10 alle 18.30.