Mikol Frachey, è di St-Vincent la stella del country che brilla negli Stati Uniti

Data pubblicazione 15 Gennaio 2025
Mikol Frachey, 26 anni, di Saint-Vincent, è la regina italiana del country internazionale e il suo tour l’ha vista esibirsi con successo anche negli Stati Uniti
Mikol Frachey, 26 anni, di Saint-Vincent, è la regina italiana del country internazionale e il suo tour l’ha vista esibirsi con successo anche negli Stati Uniti
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SAINT-VINCENT (zgn) È la regina italiana del country internazionale, una delle voci più magnetiche e delle autrici più affascinanti degli ultimi anni ed ora, Mikol Frachey, 26 anni, di Saint-Vincent, dopo aver incantato il pubblico con brani come “Cowgirl Dance”, “Valley Girls Blues” ed il recentissimo apripista “Dream Back”, presenta il suo nuovo progetto, “Stories To Tell” (Delma Jag Records), un disco che fonde il suo talento da fuoriclasse a sonorità country dalle sfumature rock e blues, raccontando storie che commuovono. Per celebrarne l’uscita, Mikol Frachey ha portato la sua musica oltre confine, con un tour che ha attraversato diverse città della patria del country, nato nelle zone rurali del continente nordamericano. Dalle pianure del Texas alle atmosfere uniche di Nashville, fino a varcare l’Oceano per raggiungere il pubblico europeo in Svizzera e nel Regno Unito, l’artista ha riscosso un notevole successo.

Successo internazionale
«Da un paio di anni ho allargato la base dei miei fans all’estero, - racconta Mikol Frachey - ma non avevo mai pensato di poter fare un tour se non dopo aver suonato al Buckle& Boots di Manchester a maggio 2024, il secondo festival country più grande d’Europa. Sono arrivate numerose richieste sia da organizzatori, sia da tantissimi fans. Attraverso la collaborazione con più persone, sono nate date in giro per il mondo». Ma dove si esibisce durante il tour e davanti a quanti spettatori? « Al momento ci sono grandi festival nel Regno Unito, ambienti più intimi come piccoli bar o salotti d’ascolto e poi anche pub e club come il leggendario Poor David’s di Dallas o l’X-Tra di Zurigo. - risponde Mikol Frachey - I festival negli Stati Uniti avevano una diretta streaming, quindi se le persone nel locale si aggiravano intorno al centinaio, erano magari in migliaia a seguire via streaming. A Manchester, per questa edizione, hanno registrato oltre 3.000 ingressi, ad Holmfirth o a Nashville il locale era colmo di gente, mentre a Baden abbiamo registrato il primo sold out con 40 biglietti venduti, poiché la capienza massima del locale non consentiva di ospitarne di più».

Brani trascinanti Quali sono i brani preferiti dal pubblico? «Tennessee Whiskey Girl è probabilmente quella con cui il pubblico si scatena di più ed io mi lascio andare. Ormai è una sorta di rito terminare il concerto suonando la chitarra sempre più veloce, andando in mezzo al pubblico o in ginocchio fino a che non sento di aver dato tutto quello che avevo a chi mi sta ascoltando. Ci divertiamo tantissimo con quella canzone. - riferisce Mikol Frachey - Stories To Tell, titolo del nuovo EP che dà anche il nome al tour, e My Whole Life In A Memory sono, invece, quelle con cui generalmente ci si commuove. Sono i momenti in cui racconto di me, della mia storia, del posto dove sono cresciuta. Sono sempre momenti molto belli».

Il tour riparte a febbraio Quando è rientrata in Valle d’Aosta, quando riprenderà il tour e da dove? «Sono rientrata a fine novembre, per riprendere il tour con le ultime date europee dell’anno. - afferma Mikol Frachey - Al momento, il tour riprenderà giovedì 13 di febbraio al Peyote Cafe di Magenta. in provincia di Milano, per poi spostarsi al Country On The Clyde di Glasgow con un festival di 2 giorni e subito dopo a Zurigo. Però, sto lavorando per portare il tour in sempre più posti, specialmente quelli più richiesti dai miei fans nei commenti o nei messaggi. Quindi consiglio di seguire le mie pagine social per rimanere in continuo aggiornamento con le date, soprattutto perché ne verrà annunciata una proprio in Valle d’Aosta. Sto lavorando a nuova musica che include anche collaborazioni con altri artisti. La mia vita mi ha costretta ha prendere una pausa dal mio trasferimento negli Usa, qualche anno fa a causa del Covid e della fibromialgia che mi è stata diagnosticata a 23 anni e con cui sto ancora imparando a convivere. Ho ripreso in mano il progetto e sto perfezionando i documenti necessari per potermi ufficialmente trasferire come artista a Nashville, nel Tennessee. Ovviamente, poi, lascio che questo tour mi porti in più posti possibili e cerco di vivere al meglio questi momenti, cercando di prendermi cura anche della salute fisica e mentale. Attualmente studio al Berklee College Online e la mia laurea è prevista tra 2 anni. Tanta carne al fuoco, ma io adoro il barbecue!».

Il sogno nel cassetto
Qual è il sogno nel cassetto? «Il Grand Ole Opry (un programma radiofonico settimanale di musica country e di concerti, che viene trasmesso dal vivo sulla radio WSM di Nashville, ndr). Mettere piede all’interno di quel cerchio leggendario come artista ed, un giorno, diventarne un membro ufficiale. - dichiara Mikol Frachey - Ho tanti sogni, praticamente ci vuole una cabina armadio perché non stanno tutti in un cassetto, ma in generale vorrei fare della musica, del mio mestiere da artista, un qualcosa per dare. Ho ricevuto e ricevo tanto dalla mia famiglia, dai miei amici, da molti collaboratori e da ogni singola persona che mi supporta ed il mio obiettivo è sempre quello di riuscire a restituire loro qualcosa per dire grazie».