VALTOURNENCHE (qdn) Breuil-Cervinia torna a esistere. La Giunta regionale ha espresso lunedì scorso, 13 gennaio, parere favorevole riguardo alla nuova denominazione ufficiale Breuil-Cervinia proposta dal Consiglio comunale di Valtournenche, in sostituzione di Le Breuil. L’atto dà seguito a una deliberazione adottata nel 2024 dall’Assemblea comunale per la modifica della denominazione Le Breuil che era stata proposta nel 2011 dallo stesso Comune e poi formalmente approvata nel 2023.
Naturalmente l’eliminazione del toponimo Cervinia aveva provocato una valanga di polemiche, con enorme eco sui mezzi di informazione a livello nazionale e anche gli strali della ministra del Turismo Daniela Santanché. Il Consiglio comunale si è così trovato costretto a fare marcia indietro, ripristinando il nome di Breuil-Cervinia.
«Il toponimo Breuil-Cervinia - si legge nelle motivazioni addotte dal Comune - è utilizzato da circa 50 anni per promuovere la località ed è indicato su tutte le pubblicità ed informazioni turistiche. In ambito turistico è conosciuto a livello mondiale e rappresenta un richiamo non solo per il Comune di Valtournenche ma per l’intera Valle d’Aosta». «In occasione dell’adozione della deliberazione numero 21 del 2023 - viene precisato ancora nella deliberazione comunale - questi aspetti non erano stati tenuti sufficientemente in considerazione, mentre successivamente la risonanza mediatica ha indotto il Consiglio a riconsiderare l’opportunità di rinominare il toponimo in questione».
«Così come era avvenuto nel 2023, - spiega il presidente della Regione Renzo Testolin - anche in questo caso la decisione viene assunta dal Comune e proposta alla Regione nell’ambito del percorso autorizzativo. Il Governo regionale ha preso atto delle motivazioni del Comune e ha considerato il fatto che l'ufficializzazione del toponimo Breuil-Cervinia - dove la denominazione Cervinia ha un'origine piuttosto recente, ma è indiscutibilmente conosciuta a livello mondiale ed è utilizzata da diverse decadi per indicare la località in questione sia dalla comunità locale che dal grande pubblico - consente di conciliare l'identità originaria del luogo e l'evoluzione economica e turistica dello stesso».
La nuova denominazione sarà ora ufficializzata tramite un decreto del Presidente della Regione. Tutto risolto? Mica tanto. Perché nel frattempo i privati cittadini Claudio Salto e Mauro Collomb hanno provveduto alla registrazione dei marchi “Cervinia” e “Breuil-Cervinia”, iniziativa a cui il Comune ha risposto con una citazione in giudizio che contiene anche una richiesta per danni di immagine di 200mila euro (si veda altro articolo in alto).
L’associazione Nos Accents contraria al nome Cervinia
Non tutti però sono d’accordo con il ritorno del toponimo Breuil-Cervinia. In un comunicato in francese, l’associazione Nos Accents sostiene che «Le Gouvernement régional de la Vallée d’Aoste a fait manquement à son devoir de sauvegarde du patrimoine linguistique et culturel en ignorant ses responsabilités sur la préservation du patrimoine culturel immatériel telles que requises par la convention Unesco de 2003. Cet évènement représente la première instance de l’approbation d’un toponyme italophone depuis la fin de la Seconde Guerre mondiale en Vallée d’Aoste: un précédent dangereux. L'officialisation dans la toponymie valdôtaine du mot Cervinia est une grave remise en cause de la décision du Conseil communal de Valtournenche, qui en 1947, sur recommandation de la Région, avait choisi à l’unanimité de rétablir le nom original du Breuil, qui avait été effacé par la dictature fasciste à l’aide justement de Cervinia dans le but d’italianiser la région. Cette décision contribue à l’affaiblissement du patois valdôtain, du plurilinguisme et du particularisme culturel qui sont à la base de l'autonomie de notre Région. La préoccupation selon laquelle la perte du nom « Breuil-Cervinia » aurait porté à une perte de la clientèle touristique a été contredite par les chiffres du tourisme de Valtournenche toujours plus croissants, même après l’officialisation du toponyme du Breuil en 2023 par la Commune et par la Région. Le lecteur attentif saura comprendre aujourd’hui qu’il ne s’agissait que d’un prétexte sans fondement, et les vraies motivations sont à chercher chez les intérêts politiques et économiques des élus de Valtournenche, et en particulier de sa Syndique, qui souillent la culture et l’histoire de leurs villages et de leurs aïeux».