Mario Pitrolino de “La nave dei disperati” si è fatto portavoce della protesta sulla svolta obbligata in uscita dal borgo

Quattrocento firme contro la nuova viabilità. “A Nus il rischio è che ci siano più incidenti”

Data pubblicazione 22 Gennaio 2025
Il presidente dell’associazione “La nave dei disperati” Mario Pitrolino mostra la raccolta di firme
Il presidente dell’associazione “La nave dei disperati” Mario Pitrolino mostra la raccolta di firme
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NUS (qdn) Martedì scorso, 14 gennaio, l’associazione “La nave dei disperati” ha presentato al difensore civico di Aosta le firme raccolte nell’ambito della petizione avviata per modificare la viabilità all’altezza del campo sportivo di Nus, sulla Statale 26, nel tratto di intersezione con via Risorgimento: a seguito della realizzazione della nuova rotatoria sulla Statale, infatti, gli automezzi che escono dal lato est del borgo di Nus e vogliono proseguire in direzione Torino sono obbligati a svoltare verso Aosta, a raggiungere la rotonda all’altro ingresso del paese e a tornare indietro percorrendo inutilmente più di 2 chilometri, con oltretutto un semaforo in mezzo da superare 2 volte.

«Le firme raccolte sono molte, già circa 400. - spiega il presidente dell’associazione Mario Pitrolino - Vogliamo “suonare le campane” per dimostrare che i cittadini sono uniti e non vogliamo mollare. Abbiamo combattuto assieme per l’apertura della rotonda sempre con una raccolta di firme e siamo riusciti a far ripartire i lavori fermi dal 2016. Ho sentito al telefono l’Anas circa un mese fa nel tentativo di arrivare a una adeguata modifica del progetto ma la loro risposta è stata che il progetto è stato presentato al Sindaco di Nus che ha condiviso e quindi per loro va bene così».

«Il “peccato originale” è contenuto nel progetto approvato dalle Amministrazioni precedenti nel 2007 e poi ancora nel 2011. - aveva precisato a questo proposito già alcune settimane fa al nostro giornale l’assessore comunale alle Opere pubbliche e Urbanistica Aldo Roux - Noi abbiamo poi fatto di tutto perché venisse accolta una variante; abbiamo anche progettato una terza corsia di immissione per permettere alle auto di proseguire verso Torino, ma l’Anas non l’ha accolta e ha voluto andare avanti con il progetto concordato con chi ci ha preceduti. A quel punto non ce la siamo sentiti di bloccare di nuovo tutto l’iter della rotonda, che ha avuto tempi di realizzazione così lunghi e che rimane comunque fondamentale per la sicurezza avendo risolto le immissioni verso Fénis e l’autostrada e verso località Les Plantayes».

«La nuova viabilità spinge gli automobilisti a commettere un’infrazione. - continua Mario Pitrolino - Molti, per non percorrere quella strada, svoltano nel piazzale dell’autolavaggio, altri in quello della farmacia o ancora in quello di altre attività sulla Statale con il rischio di nuovi incidenti. Speriamo che l’Anas, a seguito di questa petizione, voglia raggiungere un accordo amichevole per le modifiche da apportare a questa situazione».

«La raccolta firme continua. - conclude Mario Pitrolino - Non ci fermiamo e puntiamo ad arrivare a 800 o anche 1.000 firme».

  • L’incrocio “incriminato” all’uscita est del borgo di Nus con la svolta obbligata a destra
    L’incrocio “incriminato” all’uscita est del borgo di Nus con la svolta obbligata a destra