Il giudice del lavoro di Aosta ha stabilito la corresponsione di oltre 35.000 euro a una precaria

Abuso dei contratti a tempo determinato, la Regione deve rimborsare un’insegnante

Data pubblicazione 2 Luglio 2025
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AOSTA (ces) Accogliendo un ricorso il giudice del lavoro di Aosta ha condannato la Regione Valle d'Aosta a corrispondere oltre 35mila euro a una precaria storica della scuola valdostana a titolo di risarcimento del danno per illegittima reiterazione dei contratti a termine e di differenze retributive. Lo comunica la Cisl, precisando che "con tale sentenza è stata stigmatizzata, ancora una volta, la prassi dell'abuso dei contratti a tempo determinato nel mondo scolastico, che, malgrado gli ormai più che numerosi moniti europei, continua a condannare i lavoratori ad interminabili periodi di precariato, nei quali essi si vedono ingiustamente privati di tutta una serie di benefici che competono, invece, ai loro colleghi di ruolo, primo tra tutti il diritto ai cosiddetti scatti di anzianità".

Inoltre il giudice ha nuovamente decretato come il Bonus 500, destinato alla formazione, debba essere riconosciuto non solo ai docenti, ma anche agli educatori del Convitto Chabod, i quali, inclusi a pieno titolo nell'ambito della comunità educante, sono annualmente chiamati, al pari degli insegnanti, ad assolvere obblighi di formazione ed aggiornamento. "Quello dei ricorsi è uno dei temi più delicati della politica sindacale - commenta Alessia Démé, segretaria generale Cisl scuola Valle d'Aosta - e noi riteniamo che l'azione legale rappresenti l'extrema ratio. Vi sono però ipotesi nelle quali essa si rivela indispensabile per garantire i diritti di cui i lavoratori sono titolari".