«Io non so dove vanno le persone che scompaiono, ma so dove restano». Questa frase, tratta dal Piccolo Principe, rappresenta le testimonianze di affetto, di rispetto e di amicizia dei tanti presenti ai funerali della Volontaria di Croce Rossa Italiana Alessandra Bernardi, svoltisi mercoledì 27 novembre nella chiesa di Signayes, ad Aosta.
Dopo una vita di dedizione alla sua famiglia, al suo lavoro presso quella che oggi si chiama “Azienda Pubblica di servizi alla persona Jean Boniface Festaz” e soprattutto alla Croce Rossa Italiana, Alessandra è andata a portare aiuto e consolazione altrove, vegliata sino alla fine dalla mamma Maria Teresa Saluard e pianta dal fratello Giancarlo e dalle amate nipoti Clara e Elettra Bernardi.
Nata ad Aosta il 21 dicembre 1967, entrata in Croce Rossa a 17 anni, Alessandra vi ha sempre svolto servizio attivo. Molteplici le sue competenze: soccorritrice in ambulanza, operatrice ed istruttrice di Protezione Civile, operatrice NBCR, operatrice sociale, operatrice di sala operativa Protezione Civile. Ha inoltre seguito diversi seminari nell’ambito della diffusione del Diritto Internazionale Umanitario. Dal 2017 al 2021 è stata Consigliera del Comitato Regionale CRI Valle d’Aosta.
Così la ricorda una Volontaria che per tanti anni ha condiviso con lei l’impegno CRI: «Entrare in sede CRI ad Aosta senza incontrare il sorriso di Alessandra è la cosa che mancherà ad ogni Volontario. La Berni, come era affettuosamente chiamata, era sempre presente ed era parte attiva nella vita della sede. Era sempre pronta alla battuta, narrava i suoi ricordi, e in 40 anni di volontariato ne aveva da raccontare. Chiunque abbia fatto anche solo un piccolo periodo in CRI non poteva non affezionarsi a lei. Le piaceva scherzare sulla sua anzianità di servizio: “Quando sono entrata io, ai tempi di Dunant, si faceva…” e tutti a ridere. Ale amava profondamente la divisa che indossava e credeva nei principi che ci contraddistinguono. L'Umanità era sempre ben rappresentata in lei in ogni attività che portava avanti, dal turno in ambulanza alle varie missioni a cui ha partecipato, all'emergenza alluvione in Valle e alla frana di La Saxe a Courmayeur. Il servizio di soccorso in ambulanza e la Protezione Civile erano le sue grandi passioni, ma non disdegnava anche attività di impegno sociale e metteva tutta sé stessa al servizio della “su a” associazione. Tra ottobre e novembre eravamo sempre impegnate con il mercatino di Natale e le sue preziose mani cucivano per noi oggetti bellissimi per la raccolta fondi. Ha insegnato a molte Volontarie a mettersi in gioco e creare lavoretti, la sua passione per il cucito creativo la portava ad essere un'ottima insegnante. Alessandra era l’amica di tutti, per qualcuno più speciale. Aveva un grande rispetto per la sfera privata e non era mai invadente e giudicante. Ognuno di noi conserverà di lei un ricordo indelebile. Ciao Ale, canteremo ancora alle rotonde “ci son due coccodrilli...” per il battesimo dei nuovi soccorritori, andremo sempre a fare la pipì anche quando non ci scappa, perché poi chissà quando potremo farla, mangeremo ancora qualcosa di “porcoloso” per festeggiare qualcosa di “bellissimerrimo”. Farò ancora dei turni “galline” in ambulanza e continuerò ad andare in “canitro fio” per salvare qualche cane sfortunato. Continuerò a vivere portandoti con me per le strade del mondo dove c’è bisogno della CRI e dove so che tu saresti arrivata con il tuo sorriso disarmante e la tranquillità di chi ne ha già viste tante. Non ti dimenticheremo mai Berni, abbi cura di te e soprattutto di noi».
Patrizia Bof, Volontaria CRI e vicina ad Alessandra nel lavoro e nell’amicizia, così scrive di lei: «L’immagine impressa, ricorrente, è quella di un viso sofferente ma che lasciava ancora intravedere un sorriso, il sorriso di Alessandra. Ed è quello che voglio ricordare... pieno, a volte sornione, talvolta persino beffardo, ma sempre sincero, genuino, che lasciava trasparire quella generosità di fondo dietro un apparente distacco. Lo stesso sorriso che accompagnava l'entusiasmo dal quale ti facevi trasportare ogni qualvolta intraprendevi un nuovo progetto o quando con umiltà raccontavi di episodi e aneddoti che hanno “colorato” la tua lunga storia in Croce Rossa. Nel ringraziarti per tutto quello che mi hai trasmesso e per tutto ciò che hai fatto per me e la mia mamma, ti auguro Alessandra Buon Viaggio e non dimenticare... salutaci Paolo (il Volontario Paolo Castiglion mancato nel 2021, ndr) e vegliate su di noi!».
Il Presidente del Comitato Regionale di Croce Rossa Italiana, commemorandola in un lungo messaggio inviato a tutti i Volontari, tra l’altro sottolinea: «Tenace e costante nel suo impegno, è stata una delle protagoniste della crescita della Croce Rossa valdostana, di cui ha portato l’immagine in tutte le missioni cui ha partecipato. Ho avuto l’onore e il privilegio di condividere con lei alcuni degli impegni più intensi e gravosi, trovando sempre da parte sua, anche nei momenti critici, quella fiducia e quell’ottimismo con i quali non mancava mai di stimolare i colleghi. Oggi mi sento di dire che la nostra Croce Rossa ha perso non solo una volontaria, ma un pezzo della sua storia».
Giovedì 28 novembre è arrivata nella sede regionale della Croce Rossa l’onorificenza con cui il Presidente nazionale della CRI, Rosario Valastro, le ha conferito la Medaglia d’Oro al Merito con la seguente motivazione: «Volontaria della Croce Rossa Italiana da quasi 40 anni, si è particolarmente distinta per il generoso ed appassionato servizio a favore della comunità valdostana e dell’Associazione, divenendo un punto di riferimento per tutti i Soci con cui ha operato. In qualità di istruttore in materia di Protezione Civile, si è prodigata nella trasmissione della migliore formazione possibile, non esitando a fare la propria parte nelle emergenze occorse dal suo ingresso nella Croce Rossa Italiana. Elevato esempio di etica associativa e di diffusione dei Principi del Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa».
Grazie Alessandra per quello che hai fatto e per quello che sei stata e che continuerai ad essere per tutti noi.