HÔNE (zgn) Si è tenuto lunedì scorso, 9 giugno, nella Biblioteca di Hône, l’incontro con la popolazione e i media per la presentazione dei lavori di rifacimento dell’impianto idroelettrico di Hône 2. Erano presenti il sindaco Alex Micheletto, l’assessore regionale allo Sviluppo economico Luigi Bertschy, l’amministratore delegato della Compagnia valdostana delle acque Giuseppe Argirò e il direttore operativo di Cva Lorenzo Artaz.
Progetto da 156 milioni
Il progetto, del valore complessivo di circa 156 milioni di euro che comprendono investimenti concordati in favore delle comunità locali di Champorcher, Pontboset e Hône per oltre 1 milione di euro, prevede il rifacimento totale dell’impianto. L’attuale, attivo da oltre un secolo, era stato progettato per rispondere esclusivamente ai bisogni energetici delle industrie presenti sul territorio all’epoca. L’intervento permetterà di valorizzare appieno il potenziale idrologico della Valle di Champorcher portando la produzione dagli attuali 49 GWh a 104 GWh l’anno: l’equivalente di circa 20.000 impianti fotovoltaici domestici.
La riduzione delle emissioni di anidride carbonica sarà di 40.000 tonnellate all’anno, corrispondente alla quantità assorbita da circa 270.000 alberi. Il rifacimento dell’impianto, oltre a contribuire al raggiungimento degli obiettivi del Piano Energetico e Ambientale della Regione Valle d’Aosta e della Roadmap per una Valle d’Aosta Fossil Fuel Free al 2040, consentirà inoltre di garantire una maggiore protezione a valle in caso di dissesti idrogeologici, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici, grazie alla realizzazione di un nuovo canale derivatore, interrato in una galleria di circa 9 chilometri ed ai lavori connessi. Secondo il cronoprogramma i lavori termineranno nel 2028.
Intervento strategico
«Un intervento strategico che andrà a incidere sul territorio, migliorandolo. - commenta il sindaco di Hône Alex Micheletto - L’acqua è per noi fonte primaria di ricchezza dal punto di vista territoriale ed è una ricchezza che CVA ha saputo mantenere ben radicata sul territorio. Abbiamo raggiunto alcune intese riguardo al mantenimento e alla salvaguardia della risorsa idrica, anche ad utilizzo della popolazione».
Alex Micheletto aggiunge che «Quando l’iter è partito si è cercato di trovare una soluzione alla carenza idrica che, negli scorsi anni, ha colpito anche il nostro Comune. Oltre allo sviluppo del progetto sono state tenute in considerazione alcune opere per garantire un approvvigionamento idrico in caso di estrema necessità, così come ne sono state previste per la riqualificazione ambientale che permetteranno di valorizzare il territorio».
L’amministratore delegato di Cva Giuseppe Argirò evidenzia che «Siamo amministratori di una società pubblica che appartiene a una comunità. Perciò la valutazione non è stata esclusivamente sull’investimento. Ha prevalso la logica di una sensibilità verso un territorio. In ogni caso l’investimento non sarà ostacolato dalla scadenza della concessione al 2029, poiché la normativa attuale prevede che l’eventuale concessionario entrante debba riconoscere a quello uscente la quota di investimento non ammortizzato».
Quindi Giuseppe Argirò ha evidenziato con orgoglio che «È il più grande investimento nell’idroelettrico negli ultimi 50 anni in Italia». «Ringrazio l’attuale Consiglio di Amministrazione per il coraggio nella scelta di un investimento come questo. - afferma l’assessore regionale allo Sviluppo economico Luigi Bertschy - Credo che questo Cda abbia portato, in termini di lavori e risultati, il contributo che gli era stato richiesto».
Impianto da rinnovare
I dettagli tecnici dell’intervento sono stati illustrati dall’ingegnere Lorenzo Artaz. Il progetto di rinnovamento della centrale di Hône 2 nasce dall’esigenza di modernizzare un impianto progettato agli inizi del Novecento. «Si tratta di opere che hanno più di cent’anni. - ricorda l’ingegnere Lorenzo Artaz - Furono realizzate dai prigionieri di guerra del primo conflitto mondiale con pietrame e malta, attraversando territori esposti a problematiche di tipo idrogeologico. Le opere sono vetuste, le malte del canale sono consumate dal tempo. C’è la necessità di continui interventi di manutenzione».
Ognuno di essi comporta un’interruzione del funzionamento dell’impianto, con conseguenti perdite di produzione. «Per circa 4 settimane all’anno l’acqua disponibile non viene utilizzata. Perdiamo circa 4GWh ogni 12 mesi. A ciò si aggiungono le spese di manutenzione. - calcola l’ingegnere Lorenzo Artaz - Tra il 2012 e il 2024 abbiamo speso circa 9 milioni di euro senza mai risolvere fino in fondo i problemi, ma cercando di mantenere l’esercibilità in sicurezza dell’impianto. Ci aspettiamo l’annullamento dei costi di manutenzione che ora abbiamo per tenere in vita un impianto molto anziano».
L’impianto idroelettrico sfrutta le acque dell’Ayasse, torrente della Valle di Champorcher, e dei Laghi Miserin e Vercoche. La nuova centrale di Hône 2, così come quella già esistente, avrà origine dalla presa di Outrelève, nel Comune di Champorcher. Al posto del canale derivatore a mezza costa di quasi 13 chilometri, ci sarà una galleria di derivazione.
Con una lunghezza di circa 9 chilometri e un diametro di 4 metri, la galleria convoglierà l’acqua raccogliendo anche i flussi provenienti da 4 prese secondarie, fino alla vasca di carico posta a monte della centrale. Da quest’ultima una condotta forzata, dopo un salto di circa 770 metri, raggiungerà le 2 turbine Pelton all’interno della centrale.
Produzione raddoppiata
Sarà garantita una produzione media annua di circa 104 GWh, corrispondenti al consumo medio annuo italiano di circa 37mila famiglie, ovvero 55 GWh in più rispetto alla produzione attuale, che è ora di 49GWh all’anno. Pertanto Hône 2 per energia prodotta supererà tanti altri impianti gestiti dall’azienda, che vede come centrale più produttiva quella di Valpelline.
Iniziative divulgative
Nell’ambito delle iniziative divulgative che verranno realizzate da Cva durante tutta la durata del cantiere, nella mattinata di lunedì scorso gli alunni della scuola primaria di Hône hanno partecipato a un laboratorio didattico sulla produzione di energia rinnovabile, durante il quale è stato loro illustrato il progetto del nuovo impianto. A seguire, hanno visitato l’attuale centrale idroelettrica, così come i partecipanti alla conferenza stampa aperta alla popolazione.
In occasione dell’avvio dei lavori oggi, sabato 14 giugno, l’attuale centrale idroelettrica sarà aperta al pubblico per delle visite guidate gratuite. Per partecipare è necessario prenotarsi al link: https://www.cvaspa.it/revamping-impianto-hone-2.