AOSTA (fci) La prima adunanza del 2025 del Consiglio Valle - martedì e mercoledì scorsi, 14 e 15 gennaio - si è aperta con un minuto di silenzio in ricordo dell'ex consigliere regionale Augusto Rollandin (e dell'Ami de la Vallée d'Aoste Paolo Vitelli).
Augusto Rollandin aveva iniziato la sua carriera politica nel 1975 con la sua elezione a Sindaco di Brusson. Nel 1978 l'ingresso in Consiglio Valle nelle file dell'Union Valdôtaine, confermando la sua elezione in più legislature e ricoprendo per lungo tempo la carica di Presidente della Regione Valle d’Aosta: dal 1984 al 1988, dal 1988 al 1990, dal 2008 al 2013 e dal 2013 al 2017.
Nel 2018, venne riconfermato consigliere regionale, sempre nella lista dell’Union Valdôtaine, ma alle elezioni anticipate di settembre 2020 si presentò nella nuova lista Pour l’Autonomie e venne eletto con 1.085 voti di preferenza. Si dimise da consigliere regionale in questa legislatura a inizio gennaio 2024 per motivi di salute. È deceduto ad Aosta domenica 22 dicembre 2024.
Il presidente del Consiglio Valle, Alberto Bertin, nel ricordare «l'uomo che ha segnato la politica e le istituzioni valdostane», ha espresso il cordoglio a nome dell'Assemblea.
Ad aprire gli interventi per rendere omaggio ad Augusto Rollandin in Aula è stato il capogruppo di Pour l’Autonomie Aldo Di Marco che ha evidenziato «le sue innate e non comuni doti politiche, tra cui un' impressionante lucidità nell'interpretare il passato e il presente, un'eccezionale lungimiranza nel saper leggere il futuro non solo del domani ma soprattutto del dopodomani», la consigliera della Lega VdA Raffaella Foudraz che ha parlato di «uomo presente sempre e ovunque, dalla straordinaria intelligenza», il vicecapogruppo di Forza Italia Mauro Baccega per il quale Augusto Rollandin è stato «illuminante, concreto, maestro di politica e uomo del fare», il capogruppo dell'Union Valdôtaine Aurelio Marguerettaz che ha sottolineato il suo essere «uomo politico di grande spessore ma anche la sua profonda conoscenza del territorio, cifra del suo successo».
Per il capogruppo di Rassemblement Valdôtain Stefano Aggravi «sa disparition marque la fin d’une époque qui a profondément marqué l’histoire de la Vallée d’Aoste », la capogruppo di Progetto Civico Progressista Erika Guichardaz ha ricordato «il politico che pur ricoprendo ruoli importanti non ha mai dimenticato il mondo agricolo, il Presidente che esigeva risposte certe e celeri, l'uomo presente sul territorio». Paolo Cretier - capogruppo di Federalisti Progressisti-Partito Democratico - ha parlato «di pagine piene delle sue attività politiche e amministrative, dell'uomo con un profondo rispetto per le istituzioni», per il capogruppo di Stella Alpina Carlo Marzi «l'unionismo rollandiniano ha incarnato un periodo storico nel quale la politica era forte e produceva politici di primo livello ma anche una forte contrapposizione, che oggi bisogna superare».
Infine il vicecapogruppo di Pour l’Autonomie, l’assegnatore Marco Carrel: «Possiamo dirlo, chi più direttamente chi meno, chi più ad alta voce chi meno per mille motivi, io ho scelto di dirlo sempre e non ho mai avuto problemi a dirlo, tanto meno oggi: merci de tot Gueste! » - e il presidente della Regione, Renzo Testolin: « La Vallée d'Aoste perd un personnage de premier plan, un autonomiste convaincu qui laissera encore des mots à dépenser et des moments à partager ».