Effettuato dall’équipe chirurgica assieme al professor Girolamo Mattioli del “Gaslini” di Genova

All'Ospedale di Aosta un intervento complesso per una rara malformazione intestinale congenita

Data pubblicazione 21 Maggio 2025
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AOSTA (zgn) L’équipe chirurgica dell'Ospedale regionale Umberto Parini di Aosta ha eseguito con successo un complesso intervento su una rara malformazione intestinale congenita. Lo rende noto l'Usl della Valle d’Aosta. Il paziente, un quarantenne, è stato ricoverato in Chirurgia per un quadro di appendicite acuta. In sala gli specialisti si sono trovati di fronte a una patologia congenita rara: una malrotazione intestinale completa, condizione che, se non riconosciuta tempestivamente, può risultare fatale a causa di una possibile "strozzatura" che impedisce al sangue di raggiungere l'organo. E' stato quindi coinvolto un esperto del settore, il professor Girolamo Mattioli, direttore del Dipartimento di Scienze Chirurgiche dell'Ospedale "Giannina Gaslini" di Genova, che si è recato ad Aosta per affiancare l'équipe valdostana nell'intervento.

Il decorso post-operatorio è stato favorevole e il paziente è stato dimesso a domicilio con una stomia temporanea, e sottoposto nei mesi successivi a ricanalizzazione con ritorno alla normalità. «Queste patologie sono di appannaggio quasi esclusivamente pediatrico - spiega il dottor Girolamo Mattioli - e, quando riscontrate nell'adulto, possono portare a gravi complicanze o addirittura al decesso se non riconosciute in tempo. La malrotazione intestinale è un'anomalia congenita dello sviluppo intestinale che si verifica quando l'intestino non ruota correttamente durante la fase embrionale, causando anomalie nella sua posizione e fissazione. Questa condizione è più comune nei bambini, ma quando si manifesta in età adulta può determinare complicanze gravi».

Paolo Millo, direttore della Chirurgia generale dell’Ospedale Umberto Parini, ha parlato di «Un esempio di sinergia tra enti che dimostra come la sanità valdostana sia efficace nel creare meccanismi di rete che consentono di gestire in sicurezza le condizioni anche più complesse».