AOSTA (gre) Un appuntamento culturale, una riunione aziendale di alto livello ma anche una festa di matrimonio: sempre più spesso i castelli della Valle d’Aosta sono affittati per eventi privati. L’ultimo in ordine di tempo è stato il castello Reale di Sarre, dove mercoledì 21 maggio scorso si è svolto il “World Lambrusco Day”, un appuntamento a cui hanno partecipato 35 giornalisti del settore “food and beverage” provenienti da ogni parte d’Italia.
D’altra parte il tesoro di castelli e siti archeologici che la Valle d’Aosta può offrire è sotto gli occhi di tutti e i numeri ne dimostrano la rilevanza anche dal punto di vista economico. Secondo gli ultimi dati forniti da Turismok, sono 455.000 i visitatori annui, dei quali 245mila diretti ai castelli e 210 mila ai siti archeologici. Gli introiti annui dal 2016 al 2024 sono stati in media di 1,5 milioni di euro (70% il contributo dei castelli) con una significativa crescita degli incassi (+87%) dovuta all’aumento dei siti visitabili.
Un momento d’oro dunque per il nostro patrimonio culturale, un interesse che a quanto pare comincia a contagiare anche il privato per manifestazioni esclusive. Capita spesso di affittare i castelli per appuntamenti privati? «Abbiamo un discreto numero di richieste ogni anno. afferma la dirigente del Patrimonio storico-artistico e gestione dei siti culturali Viviana Vallet - Non parliamo di tantissime, perché la gestione di questa attività è un lavoro complesso anche per gli uffici, però cerchiamo di rispondere a tutti quelli che fanno domanda».
Tutti i nostri castelli sono affittabili? «Non tutti purtroppo hanno le stesse disponibilità per gli spazi interni: - continua Viviana Vallet - proprio per questo il più gettonato è il castello di Sarre per il suo grande salone dei trofei che ha la possibilità di ospitare una novantina di persone e quindi è adatto per conferenze ma anche per cene come è già successo, il tutto svolto in un contesto spettacolare. Prendiamo in esame tutte le richieste ma chi arriva e chiede eventi con grandi numeri purtroppo non può essere soddisfatto. L’unico che può ospitare numeri un po’ più significativi è il giardino del castello di Sarre, dove normalmente si svolgono matrimoni nella bella stagione, seguito dal Castello Gamba di Châtillon, predisposto a matrimoni un po’ più discreti grazie al suo bellissimo parco oltre alla sua bellezza paesaggistica».
Non bisogna pensare che questi siti vengano concessi con tanta facilità. «Ogni richiesta viene valutata attentamente perché abbiamo dei limiti legati alla tutela e alla conservazione quindi naturalmente non possiamo concedere il permesso per eventi che potrebbero arrecare danno alla struttura. - chiarisce Viviana Vallet - Abbiamo l’obbligo di trasmettere i nostri beni ai posteri, alle prossime generazioni. Devo precisare che però fino ad oggi non abbiamo mai negato una richiesta perché non ci sono mai arrivate proposte non compatibili con la realtà in cui si svolgono».
Nella classifica dei castelli più gettonati per eventi privati, il castello di Sarre è al primo posto; seguono il Gamba di Châtillon e il Castel Savoia a Gressoney-Saint-Jean, mentre quelli più presi d’assalto dai visitatori sono il castello di Fénis e poi quelli di Issogne, di Verrès, di Aymavilles, di Saint-Pierre e il Sarriod de la Tour, oltre a quello di Introd, recentemente passato alla Regione.
Ma il tariffario cambia secondo il prestigio del sito? «No, c’è la stessa tariffa che applichiamo ormai da anni e che si è un po’ consolidata, una tariffa che però presto sarà rivista in occasione del nuovo regolamento di prossima uscita» risponde Viviana Vallet.
E in attesa di questo nuovo regolamento, al momento facendo riferimento alla deliberazione regionale rilasciata per l’affitto del castello di Sarre il 21 maggio scorso, si scopre che avere per un giorno una dimora storica tutta a propria disposizione costa 5.500 euro più Iva. Per un matrimonio da sogno ne vale la pena perché, come si sa, i sogni non hanno prezzo...
Roberto Guscelli