Cogne, un torrente di critiche travolge il progetto per Valnontey

Data pubblicazione 21 Maggio 2025
Ecco come potrebbe presentarsi in futuro Valnontey: una «ricostruzione» che ha spaventato molti cogneins, scatenando una serie di critiche. Presto un nuovo incontro
Ecco come potrebbe presentarsi in futuro Valnontey: una «ricostruzione» che ha spaventato molti cogneins, scatenando una serie di critiche. Presto un nuovo incontro
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COGNE (btb) “Orribile”: questo è stato uno dei primi commenti sabato scorso dopo il trionfalistico comunicato del Comune di Cogne intitolato con rara preveggenza “Il futuro della Valnontey” che annunciava l’esito dell’incontro con i residenti del villaggio “per illustrare lo stato di avanzamento delle progettazioni in corso e condividere idee e prospettive per la ricostruzione e la valorizzazione della frazione”.

Un incontro avvenuto mercoledì 7 maggio e condotto dall’Amministrazione comunale, insieme ai rappresentanti della Sertec Engineering, la società di Loranzé nel torinese legata a Cogne per avere già curato il progetto del sito minerario.

Oltre a parlare di quanto succederà nell’estate del 2025, con la viabilità provvisoria ed i lavori da luglio per la sistemazione dei sottoservizi, come annunciato nel comunicato “è stato presentato alla popolazione il progetto di ricostruzione e riqualificazione” di Valnontey. “Le proposte discusse - si legge nella nota del Comune - prevedono nuove arginature, la realizzazione di un ponte carrabile a valle dell’abitato e una passerella pedonale appena a monte del ponte esistente, per mantenere e rafforzare il collegamento tra le 2 aree del villaggio. Tutti gli interventi descritti risultano ad oggi finanziati grazie a fondi regionali e statali, a conferma della solidità del progetto e dell’impegno delle istituzioni nel sostegno al territorio.”

Quale è stata la risposta? Secondo il Comune “L’incontro si è rivelato un momento di dialogo costruttivo e partecipato: la proposta è stata accolta favorevolmente dalla popolazione, che ha espresso interesse e sensibilità verso lo sviluppo armonico della frazione”.

Apriti cielo, nelle ore successive e per giorni seguenti sono arrivate critiche continue, anche pesanti, tanto che l’Amministrazione comunale guidata dal sindaco Franco Allera nel tardo pomeriggio di lunedì 12 ha dovuto fornire delle precisazioni, spiegando che il solo progetto che ha iniziato l’iter autorizzativo è quello relativo ai sottoservizi, quindi fogna, acquedotto, linee elettriche e fibra.

Invece quanto presentato come “progetto di ricostruzione e riqualificazione” è diventato nel giro di 3 giorni “solo una suggestione di quello che potrebbe diventare la Valnontey”. Se l’obiettivo del Comune è quello di rendere l’abitato di Valnontey una zona a traffico limitato e pedonale, allora la proposta non è piaciuta, questo è il dato di fatto, reso ancora più lampante dalla repentina marcia indietro dell’Amministrazione comunale.

Probabilmente anche le immagini fornite non hanno aiutato, ma l’impatto della rotonda stradale, del ponte in cemento, di una autorimessa interrata che creerebbe una collina artificiale all’ingresso del villaggio, in prossimità dell’attuale parcheggio pubblico, è stato forte, per certi versi traumatico, così come la strada asfaltata che fa il giro intorno al Ristorante Valnontey per collegare il giardino alpino Paradisia.

Dalle polemiche si è pure dedotto come la proposta non sia stata accolta favorevolmente dalla popolazione, come annunciato dal Comune, che nel suo dietrofront ha scritto che verrà riproposta a breve in forma pubblica a tutti gli abitanti di Cogne “nella speranza che possano emergere idee e soluzioni alternative da poter valutare serenamente”.

Per Barbara Tutino che vive a Valnontey tutto l’anno dal 1982, le alluvioni sono tra i ricordi. “La prima che ho visto è quella del 1965, poi 1977, 1993, 1994, 2000 e infine 2024. Nel frattempo anche l’intervento umano ha più volte modificato l’assetto del territorio, come è normale che sia. In questo senso - e da sempre - divergono le opinioni e anche questo attiene alla normalità.”

“Però adesso, a seguito degli eventi del 29 giugno 2024, la "somma urgenza" dovuta allo stato d’emergenza che ne è derivato e dovrebbe chiudersi il 30 luglio 2025, ha comportato delle scelte da cui è scaturito un progetto di riqualificazione della Valnontey non ancora definitivo ma ufficialmente illustrato agli abitanti pochi giorni fa, attraverso un "rendering", che lungi dall’essere accolto unanimamente con entusiasmo come dichiarato, ha piuttosto suscitato innumerevoli perplessità di ordine estetico, architettonico, paesaggistico, ingegneristico, storico e ambientale.”

Perplessità di molti. “Nel rispetto di tutte le opinioni altrui, io - dichiara Barbara Tutino - appartengo ai perplessi. Credo sia inutile il fatto che a me possa non piacere affatto né l’idea, né come sia stata illustrata, ma quello che a mio avviso è il punto focale, nonché domanda rimasta senza risposta, è come mai a distanza di un anno non si abbia altro che una sola proposta? Ci sarebbe stato tutto il tempo per bandire un concorso di idee, invece è stato dato l’incarico a un solo soggetto, di cui non mi permetto di discutere la levatura professionale, ma che resta uno soltanto.”

In questo torrente di critiche, il Comune di Cogne ha deciso di consultare nuovamente gli abitanti di Valnontey, ma essendo Valnontey una zona strategica per l’intera comunità l’incontro deve essere per forza allargato.

Al momento la condivisa opinione è che, per una ragione non chiara, l’Amministrazione comunale si sia spinta troppo avanti, dando per scontate cose che scontate non sono, soprattutto se interessano luoghi rispettati e frequentati da decine di migliaia di persone. Proprio sul discorso della tutela, ieri - venerdì 16 - è intervenuto l’Ente Parco Gran Paradiso, che - nel riaffermare la disponibilità al dialogo - ha ribadito come “a seguito dei gravi eventi alluvionali abbia prontamente risposto alle richieste pervenute, stanziando un significativo contributo finanziario destinato al ripristino dei sentieri danneggiati, con l’obiettivo di tutelare e recuperare le infrastrutture tradizionali e il patrimonio escursionistico. Successivamente - specifica - l’Ente Parco è stato coinvolto in riunioni tecniche che hanno avuto come oggetto la progettazione di interventi per il recupero agro-pastorale del fondovalle, il ripristino temporaneo delle prese d’acqua a scopo irriguo e alimentare, nonché delle briglie sul torrente. Tali incontri non hanno mai avuto come oggetto il rifacimento della viabilità esistente e le modalità di progettazione dei parcheggi, che sono, allo stato attuale, da quanto risulta dai comunicati dell’Amministrazione locale, solo propositi e non ancora un vero e proprio progetto.”

In attesa che gli animi si calmino e si ritrovi la serenità necessaria per affrontare la situazione di Valnontey, il Comune di Cogne ha concordato con l’Amministrazione regionale di prendersi carico degli interventi di protezione e riqualificazione dell’abitato di Valnontey dal Campeggio Gran Paradiso al Campeggio Stambecco oltre alla strada comunale tra il capoluogo e Valnontey, mentre la Regione si occuperà di tutta la viabilità rurale e dei ponti al di fuori dei centri abitati oltre che di mettere in sicurezza la frana di Fenilia.

  • Uno dei «rendering» forniti dall’Amministrazione comunale
    Uno dei «rendering» forniti dall’Amministrazione comunale