COGNE (fri) Il nome è Società Agricola La Valdostana anche se fa capo a degli allevatori piemontesi e da qualche giorno è ufficialmente la titolare del nuovo contratto di locazione pluriennale per i pascoli di proprietà della Consorterie de l’Alpe Grauson a Cogne. Fino a qui un normale avvicendamento tra affittuari se non fosse che l’offerta aggiudicataria dei 389 ettari di pascolo ammonti a 30.100 euro annui, un record per la Valle d’Aosta, dove da qualche tempo assistiamo sempre di più all’“assalto” di imprenditori agricoli di fuori Valle alle terre alte, in particolare alle proprietà delle comunità come è in questo caso quella di Gimillan per il vallone di Grauson.
Una tendenza che, dopo avere coinvolto consorterie e Comuni, negli anni più recenti ha interessato anche gli alpeggi privati, come dimostra l’attuale situazione dell’alta valle di Rhêmes, che è diventata praticamente il monopolio di una famiglia di allevatori piemontesi. Il vallone del Grauson è stato a lungo territorio di pascolo del bestiame affidato a Edy Gontier del Pondel di Aymavilles che continuerà a gestire gli alpeggi di Pralognan e Ervillières, ma che ha deciso di rinunciare a quelli della Consorteria di Grauson, oltre 2.000 ettari complessivi che si trovano principalmente sulla destra orografica, composti anche dall’agglomerato di Grauson desot e da una stalla abbandonata da tempo a Grauson damon a 2.540 metri di quota.
Un territorio molto ampio e soprattutto senza dirupi, ideale in particolare per il bestiame giovane, la cui gestione non richiede un’assidua sorveglianza. È difficile al momento comprendere la ragione di un’offerta così alta, praticamente oltre il triplo del canone precedente. Quello che spinge gli imprenditori agricoli soprattutto piemontesi a prendere in locazione i pascoli valdostani è sicuramente il diverso valore dei titoli Pac, che normalmente supera quello nominale dai 150 ai 170 euro a ettaro che possiedono i nostri allevatori. Inoltre per Grauson, la società La Valdostana in aggiunta ai titoli della Pac avrà diritto pure ai contributi regionali ed anche ai nuovi premi della salvaguardia natura.
Sicuramente per presentare un’offerta record di 30.100 euro le valutazioni sono state effettuate in maniera approfondita così da verificare il rapporto tra costi e benefici. In ogni caso l’ammontare dell’offerta ha stupito lo stesso direttivo della Consorterie de l’Alpe Grauson, presieduto da Damien Charrance, che però ha già trovato una destinazione all’inatteso provento: il ricavato degli affitti verrà utilizzato per ristrutturare il fabbricato che ospitava l’antica casera al servizio del Grauson desot, dando così corso a un progetto di risanamento conservativo approvato nel 2023.