È mancato Leopoldo Menean, storico commerciante in centro

Data pubblicazione 8 Gennaio 2025
Leopoldo Menean con la moglie Silvana Moretto in una foto scattata nel suo negozio in via Croce di Città nel 2009, anno in cui cedette l’attività
Leopoldo Menean con la moglie Silvana Moretto in una foto scattata nel suo negozio in via Croce di Città nel 2009, anno in cui cedette l’attività
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AOSTA Un altro volto storico del commercio di Aosta se ne è andato per sempre. Leopoldo Menean è mancato lunedì 30 dicembre all’Hospice dell’Ospedale Beauregard, avrebbe compiuto 88 anni mercoledì prossimo, 8 gennaio. Classe 1937, era nato a Faverges nella Haute Savoie francese ed aveva gestito il negozio di “arrotino e coltelleria” con la bella insegna verde di via Croce di Città fino a 15 anni fa: vendeva coltelli da macelleria, da albergo e da tasca, scalpelli da scultura e da intaglio, forbici da barbiere e tanto altro ancora. Cedette l’attività nel dicembre del 2009 a Fabio Lombardo, anche se avrebbe avuto ancora tempo e soprattutto voglia di continuare ma a costringerlo a ritirarsi furono i problemi di salute.

Leopoldo aveva iniziato ad imparare il mestiere che era ancora un bambino, aiutando il padre Giovanni Battista, soprannominato Titta, titolare del negozio aperto nel 1938 in via Edouard Aubert. Erano gli anni delle elementari e vedeva gli amici ed i compagni di scuola che giocavano tra le strade ed i vicoli del centro storico e nei prati appena fuori dalla mura, mentre lui doveva asciugare lame e smontare forbici per aiutare il papà nel retro della bottega, lungo il passaggio coperto che portava uomini e carri nel cortile del Cavallo Bianco.

Era l'Aosta che non c'è più, con il vecchio Ospedale Mauriziano e le molte attività della via - il calzolaio, la torrefazione, il negozio dove si vendevano polenta e merluzzo, il bazar delle sorelle Bruno, la farmacia, la salumeria della “regina dei cavoli” Pierina Delpiano, la pasta Giacinti, il Bar Valdigne poi Roma, i negozi dei filati, la ferramenta Belfrond, il colorificio, le prime boutiques, la merceria dei Fumasoli, le radio e la musica di Lino Pilon - e poi, in inverno, i cavalli che trainavano un cuneo in legno per pulire le strade dalla neve che poi veniva scaricata dentro al grande tombino dove il ruscello di Croce di Città incrociava quelli di via Aubert e via De Tillier, passando accanto al Ristorante Ferina. Una vita tranquilla, laboriosa, che dava il giusto per vivere. A volte suo padre Titta barattava gli articoli che vendeva ed i suoi servizi con derrate alimentari, dato che di soldi ne circolavano pochi.

Nel 1965 Leopoldo Menean decise di mettersi in proprio, aprendo un negozio in piazza Roncas, poi nel 1974 l'ultimo trasloco in Croce di Città, in quella parte del centro che pareva un po' marginale ma che invece allora era viva e frequentata, dove la sua insegna dai caratteri antichi campeggia ancora sopra la porta della bottega. I funerali sono stati celebrati giovedì scorso, 2 gennaio nella chiesa parrocchiale Cristo Re di Aymavilles, Leopoldo Menean lascia la moglie Silvana Moretto, compagna di vita e anche di lavoro.