AOSTA (btb) Sembra ormai tramontata l’ipotesi un Gianni Nuti bis alla guida del Comune di Aosta. L’attuale Sindaco della città nelle ultime settimane ha visto scendere vertiginosamente il proprio gradimento nelle stanze che contano, non tanto per i propri demeriti e quelli dell’Amministrazione che ha guidato negli ultimi più di 4 anni, quanto perché il governo di Aosta è entrato nel gioco del Palazzo regionale, come era facile prevedere avendo fissato le elezioni per i rinnovi dei 2 consigli, cittadino e della Valle, nella stessa occasione. La rotta intrapresa dall’Union Valdotaine e dagli Autonomisti di Centro - la nuova forza composta da Pour l’Autonomie, Rassemblement Valdôtain e Stella Alpina - è quella di riproporre in Regione una maggioranza fondata in primo luogo su di un’aggregazione programmatica preventiva.
Sul futuro Presidente l’unica certezza è che sarà unionista e, in alternanza quindi, il nuovo Sindaco di Aosta dovrà appartenere all’area autonomista di centro. Pertanto a Gianni Nuti, l’appoggio che ha già incassato dei suoi assessori di sinistra - Titti Forcellati, Samuele Tedesco e Loris Sartore - non appare sufficiente per contrastare una scelta politica che intende riportare Regione e Comune nell’ambito di un’unica convergenza per ridare vigore all’asse autonomista, alla quale eventualmente (molto dipenderà dai risultati) il Partito Democratico potrà successivamente aderire.
Al momento sono 2 i nomi in pole position. Il primo, già emerso da alcuni mesi, è quello di Jean Dondeynaz, figlio del senatore Guido ed attuale rinnovato presidente del Coni valdostano e della Cisl. Il secondo, a cui vanno i favori dei bookmakers, è quello dell’ex assessore regionale alle Opere pubbliche Stefano Borello, già esponente di primo piano di Stella Alpina ed assessore pure ad Aosta. La figura di Borello è sostenuta fortemente dagli Autonomisti di Centro, ma nell’ambiente unionista non è giudicata così forte da fronteggiare senza problemi il probabile candidato avversario Giovanni Girardini, proposto dall’aggregazione di centro-destra Renaissance, Fratelli d’Italia, Lega, Forza Italia e Noi Moderati. Per questo motivo l’Union Valdotaine è alla ricerca di un vice sindaco di spessore, in grado attrarre voti e il primo tentativo si è indirizzato verso David Follien, che pare non abbia voglia di rimettersi in gioco. Comunque la necessità di un vice sindaco unionista forte rimane e le sottolineature degli ultimi giorni non sembrano a favore dell’attuale Josette Borre, come pure dell’altra assessora del leone rampante Alina Sapinet, che però dovrebbero ritrovare a settembre il loro posto nella Giunta comunale.