AOSTA (zgn) Oggi, sabato 21 dicembre, Aosta festeggia il suo 2.049esimo compleanno con una serie di iniziative (vedi servizio a pagina 49) e si prepara a celebrare i 2.050 anni della sua fondazione nel 2025 con un ricco programma di eventi organizzati da Comune e Regione. Il noto archeoastronomo e fisico Guido Cossard, però, ritiene che la data della ricorrenza non sia stata calcolata correttamente. E che i 2.050 anni cadranno un anno dopo, nel 2026. «L’anniversario dei 2.050 anni di Aosta cadrà a dicembre del 2026, in corrispondenza della data del solstizio, e non nella data del solstizio d’inverno del 2025. - sostiene Guido Cossard - Infatti, per determinare il numero di anni trascorsi da una data specifica che cade avanti Cristo, si deve eseguire il seguente calcolo: considerare l’anno avanti Cristo in questione (in questo caso 25, data della fondazione di Augusta Praetoria), sommare l'anno dopo Cristo che ci interessa (per esempio 2025) e sottrarre uno al risultato ottenuto. Dunque 25 più 2025 meno 1 fornisce come risultato 2049, che è l’età dell’Aosta romana nel 2025». Guido Cossard spiega che «Questa procedura, che viene insegnata in qualsiasi corso di storia di base, è dovuta al fatto che nel calendario utilizzato dagli storici non esiste l’anno zero». Guido Cossard precisa che «Le motivazioni di questa peculiarità sono di carattere storico: infatti, quando la cronologia venne stabilita, nel VI secolo, da Dionigi il Piccolo, il numero zero non era ancora conosciuto in Europa. Di conseguenza nel nostro calendario si passa direttamente dall’anno 1 avanti Cristo all’anno 1 dopo Cristo: in questo modo tra il 1° gennaio dell’anno 1 avanti Cristo e il primo gennaio dell’anno 1 dopo Cristo trascorre solo un anno, e non 2. Come risultato, un sovrano che avesse regnato dal 10 avanti Cristo al 10 dopo Cristo, avrà regnato per 19 anni e non per 20, una città fondata nel 100 avanti Cristo avrà, nell’anno 100 dopo Cristo, 199 anni e non 200 e Augusta Praetoria, fondata nel 25 avanti Cristo compie, nell’anno 2025 dopo Cristo, 2049 anni e non 2050. Lo zero venne introdotto in Europa dagli arabi solo successivamente e nel XIII secolo tutta l’Europa lo scoprì. Tra gli artefici della diffusione Leonardo Fibonacci». Guido Cossard prosegue: «Successivamente, gli storici si sono trovati di fronte a due alternative: o cambiare tutte le date oppure lasciare tutto immutato introducendo solo questa semplice modifica, che consiste nel tenere conto che l’anno zero non esiste e che quindi per determinare gli anni trascorsi tra una data avanti Cristo e una dopo Cristo bisogna seguire questa specifica procedura: togliere una unità alla somma degli anni in questione, superando il problema della mancanza dell’anno zero». Guido Cossard evidenzia che «Il primo metodo avrebbe invece costretto a cambiare tutte le date, con le conseguenze facilmente immaginabili su libri, musei, articoli scientifici e altro, e con l’inevitabile confusione che ne sarebbe derivata. La scelta di mantenere invece il calendario senza lo zero non avrebbe avuto conseguenze pratiche, tranne esporre a brutte figure i futuri archeoastronomi improvvisati». Guido Cossard conclude: «Dunque la data nella quale Aosta compirà 2050 anni è il 21 dicembre del 2026. Qualsiasi altra data è da considerarsi errata».
La risposta dell’assessore Jean-Pierre Guichardaz
In relazione alla ricorrenza del compleanno di Aosta, l’assessore regionale ai Beni e alle attività culturali Jean-Pierre Guichardaz dichiara: «Nel 2025 Aosta festeggerà i 2.050 anni (25 a.C.), così come Napoli festeggerà i 2.500 anni (475 a.C.). Si tratta di date convenzionali, come succede spesso per molte ricorrenze storiche. Anche altre città come Atene, Istanbul, Londra e soprattutto Roma calcolano la loro nascita nel solco della tradizione. L’idea di fondo è quella di celebrare la fondazione della città, riconoscerne le origini, i valori e le tradizioni che l’hanno plasmata nel corso dei secoli. Ogni spunto è un’occasione gradita per confrontarsi e arricchire le conoscenze di tutti».