AOSTA (zgn) L’ultimo video sui lupi divenuto virale sui social non li riprende in azione né filma ciò che resta delle loro prede, ma è altrettanto impressionante. Infatti benché a essere inquadrata sia una strada illuminata dai lampioni, è l’audio che fa rabbrividire. Il silenzio della notte viene squarciato da ululati che si moltiplicano e crescono di intensità. Evidente, quindi, che non si tratta di 1 o 2 lupi, ma di un branco numeroso. Il filmato è stato girato nei giorni scorsi a Cerellaz di Avise, in un periodo in cui si sono moltiplicati a dismisura gli avvistamenti di questi predatori, da Pré-Saint-Didier a Valsavarenche fino a Oyace.
«Ho visto il filmato - commenta il sindaco di Avise Nadir Junod - e in effetti dagli ululati e dai latrati sembra che si tratti di un branco numeroso. Inutile negare che la preoccupazione tra i residenti è cresciuta, perché non parliamo più di un paio di esemplari che sapevamo essere presenti dietro Runaz e verso Cerellaz. Il consiglio, perciò, e di tenere sempre i cani al guinzaglio quando si va in passeggiata e di non lasciare rifiuti con del cibo davanti alle case».
Preoccupazione anche a Pré-Saint-Didier dove durante le festività natalizie le telecamere di videosorveglianza di un albergo hanno immortalato un branco di ben 9 lupi passeggiare tranquillamente sulla strada e nel parcheggio davanti alla struttura ricettiva. «Non ho avuto ulteriori segnalazioni. - riferisce la sindaca Alessandra Uva - Tuttavia non mi sembra un bel segnale che un branco di lupi si aggiri in paese, per nulla impaurito dalle automobili e dalle luci. Credo che ormai siano animali divenuti eccessivamente confidenti e il paradosso è che sembra che ci dobbiamo adattare noi a loro e non loro a noi. Penso che a questo punto qualcosa si debba fare».
L’assessore all’Agricoltura Marco Carrel ha annunciato che «Con l’aiuto di tecnici esterni, incaricati dalle nostre strutture, si sta procedendo all’elaborazione di un apposito protocollo di gestione del lupo sul territorio regionale, grazie al quale si stanno individuando e determinando i criteri tecnici per la gestione di questo predatore, anche ai sensi della legge regionale 11/2021 e soprattutto alla luce del suo declassamento, previsto nel 2025. È stato dato mandato agli uffici di lavorare per migliorare la chiarezza dei dati e ottimizzare la comunicazione di questi alla cittadinanza, in un’ottica di sempre maggiore trasparenza».