Ragazza uccisa a La Salle, inizia il processo al suo ex fidanzato

Data pubblicazione 7 Maggio 2025
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AOSTA (zgn) Mercoledì scorso, 30 aprile, il gup di Aosta Maurizio D'Abrusco ha respinto l'istanza di nullità del decreto che dispone il giudizio immediato per Sohaib Teima, il 22nne di Fermo in carcere con l'accusa di aver ucciso con un'arma da taglio, alla fine del marzo 2024, la sua compagna, Auriane Nathalie Laisne, di Lione, un anno più grande di lui, nella chiesetta diroccata di Equilivaz a La Salle.

L’udienza si è svolta alla presenza dello stesso Teima e dei genitori della vittima, che si sono costituiti parte civile con l'avvocato Jacques Fosson. Presentando istanza di nullità dell'atto, l'avvocato Luca Tommaso Calabrò, del Foro di Torino, mirava a ottenere il rito abbreviato per il suo assistito. La decisione del giudice ha invece confermato il processo in Corte d'assise, che inizierà mercoledì prossimo, 7 maggio, alle 9.30.

Sono una cinquantina i testimoni attesi, di cui circa un terzo di parte civile. Le indagini, coordinate dal pm Manlio D'Ambrosi sotto l'egida del procuratore Luca Ceccanti, sono state condotte dai carabinieri del Reparto operativo di Aosta.

«Non sono stato io»
Il giovane - arrestato in Francia ed estradato in Italia lunedì 18 novembre scorso - ha sempre respinto tutte le accuse sostenendo di non essere stato lui a ucciderla.

Le ipotesi di reato formulate nei suoi confronti sono l'omicidio aggravato dalla premeditazione e dal fatto che era legato sentimentalmente alla vittima, e l'occultamento di cadavere, aggravato perché con questo gesto - secondo la Procura di Aosta - mirava a garantirsi l'impunità.

Sulla tragica vicenda sono emersi nuovi particolari.

Droga nascosta nel bagaglio
Secondo la ricostruzione degli inquirenti, infatti, Sohaib Teima meno di quattro settimane prima di assassinare la giovane aveva tentato di farla arrestare, nascondendo nel suo bagaglio 60 grammi di cocaina e avvisando la Polizia di Frontiera dell'aeroporto di Fiumicino.

La Procura aostana ritiene tale episodio utile a confermare l'aggravante della premeditazione dell'omicidio, insieme alla denuncia alla Questura di Fermo di presunte minacce subite da Sohaib Teima, il tentativo di fare arrestare la 22enne in aeroporto risale al 1° marzo 2024 mentre il delitto è stato commesso martedì 26 o mercoledì 27 dello stesso mese.

Ferita mortale alla gola
Auriane Laisne era stata colpita con un'arma da taglio alla gola: una ferita profonda 2 centimetri, sotto la mandibola sinistra, che aveva provocato la morte per asfissia meccanica, determinata dall'ingresso di sangue nelle vie aeree e quindi nei polmoni.

Il luogo del delitto
Sohaib Teima - secondo gli inquirenti - aveva poi usato i pantaloni della tuta della vittima per tamponare il sangue, nascondendoli in un anfratto a circa 30 metri dalla chiesetta diroccata di Equilivaz, dove il corpo era stato trovato venerdì 5 aprile. Sohaib Teima aveva raggiunto la Valle d'Aosta con lei, sempre secondo le risultanze delle indagini, cercando un luogo appartato e isolato dove poter compiere indisturbato il delitto, senza essere visto e senza che il cadavere fosse trovato facilmente, potendo così allontanarsi e tornare in Francia, dove da qualche tempo si era trasferito per studiare.

  • Sohaib Teima
    Sohaib Teima
  • Auriane Nathalie Laisne
    Auriane Nathalie Laisne
  • La chiesetta diroccata di Equilivaz a La Salle teatro del femminicidio
    La chiesetta diroccata di Equilivaz a La Salle teatro del femminicidio