Lunedì scorso il giudice dell’udienza preliminare Davide Paladino ha respinto l’accusa di corruzione per il progetto del maxi condominio a Cervinia

“The Stone”: tutti assolti con formula piena

Data pubblicazione 28 Dicembre 2024
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Erano imputati l’imprenditore Ezio Colliard con il figlio Tiziano e l’architetto Valerio Cappelletti, membro della Commissione edilizia

AOSTA (zgn) «Perché il fatto non sussiste»: lunedì scorso, 23 dicembre, il giudice dell’udienza preliminare Davide Paladino ha assolto con la formula più ampia i 3 imputati nel processo con rito abbreviato per il caso di presunta corruzione riguardante il rilascio dei titoli per la realizzazione di “The Stone”, condominio alto 30 metri previsto a Cervinia, nell'area dell'ex Hotel Fosson. La procura aveva chiesto 2 anni di carcere sia per Ezio Colliard, amministratore unico dell'impresa di costruzione Vico di Hône, sia per l'architetto Valerio Cappelletti, in qualità di membro esperto della Commissione edilizia del comune di Valtournenche, e 1 anno e 4 mesi per Tiziano Colliard, figlio di Ezio. Secondo l’accusa i Colliard avevano promesso a Cappelletti i 330mila euro, somma anticipata dalla consegna di un assegno circolare da 10.276 euro, con l'obiettivo di ottenere, all'interno della Commissione edilizia, il parere favorevole e il sostegno alla realizzazione del complesso immobiliare. Venerdì 19 maggio 2023, poco dopo la consegna dell'assegno, Ezio Colliard e Valerio Cappelletti erano stati arrestati dalla Guardia di Finanza - secondo gli inquirenti in flagranza di reato - ed erano poi tornati in libertà 3 giorni dopo su ordine del Gip. I Colliard, sempre secondo la ricostruzione della Procura di Aosta, si erano impegnati ad accelerare l'acquisto dei terreni di Valerio Cappelletti nell'area camper di Cervinia con un "sovrapprezzo", a favore dello stesso architetto, corrispondente ai 300mila euro promessi. La difesa invece ha sempre sostenuto con fermezza che quella dazione è lecita e riguarda un compenso professionale non riferito a “The Stone”. L'avvocato Corrado Bellora, che insieme al collega Andrea Giunti assiste Tiziano ed Ezio Colliard, dopo l'assoluzione ha dichiarato: «E' quello che sosteniamo dal primo minuto, loro sono stati arrestati il 19 di maggio dello scorso anno e noi già il giorno dopo, durante l'interrogatorio di garanzia, abbiamo sostenuto che si era trattato di un'operazione lecita, e che “The Stone” non c’entrava nulla. Sono contento che alla fine abbiamo avuto ragione ». Gli avvocati Giorgio Piazzese e Filippo Vaccino, che assistono Valerio Cappelletti, esprimono «Grandissima soddisfazione per il lavoro: è stato dimostrato che l'architetto Cappelletti ha sempre perseguito l'interesse pubblico come componente della Commissione del Comune di Valtournenche e che per il resto ha fatto regolarmente il lavoro di un professionista per una questione privata. E è stato dimostrato, come sempre detto, che il fatto non sussiste». Le motivazioni sono attese entro 90 giorni.

Un nuovo progetto
Dopo che il Comune di Valtournenche, nel settembre 2023, aveva comunicato all'impresa Vico srl il diniego di titoli edilizi, era ripartito l'iter e nell'ottobre scorso il progetto del condominio, in parte rivisto, ha avuto il via libera della Commissione edilizia. Il progetto originario prevedeva di beneficiare della legge casa, aumentando i volumi rispetto a quelli dell'Hotel Fosson. Nel nuovo elaborato dello studio Peluffo l'atrio non sarà realizzato e i residenti entreranno in “The Stone” direttamente da scala e ascensore, la volumetria in altezza è stata ridotta di un piano (quindi 8 e non 9) e non sarà più necessario servirsi di una planimetria condonata.

L’argomento è stato dibattuto pure nell’ultimo Consiglio Valle con un’inter rogazione del gruppo Progetto Civico Progressista. In essa si chiedeva: la Regione ha acquisito il parere della Commissione edilizia del Comune di Valtournenche sul progetto The Stone? Se sì, ne ha verificato la congruenza e la legittimità? L'assessore alle Opere pubbliche e al territorio Davide Sapinet ha risposto ricordando che «Il riparto delle competenze tra i diversi enti è alla base del sistema di governo della Regione ed è sancito dalla legge. Ribadisco nuovamente la non competenza degli uffici regionali che si occupano di pianificazione territoriale ad esprimersi su procedimenti per il rilascio del permesso di costruire in corso. La norma prevede, infatti, che la Regione possa intervenire sugli atti comunali in materia urbanistica ed edilizia solo su deliberazioni o altri provvedimenti comunali già rilasciati e passibili di annullamento per non conformità alle disposizioni di legge. Il caso “The Stone” non rientra in questa fattispecie poiché non risulta esservi stato alcun rilascio del permesso a costruire la cui competenza è in capo al Comune, fatta salva l'autorizzazione paesaggistica, già rilasciata dalla Soprintendenza per i beni e le attività culturali. Quindi, l'Amministrazione regionale non ha acquisito il parere della Commissione edilizia del Comune di Valtournenche sul progetto e non ha alcun motivo per acquisirlo; non ne ha verificato la congruenza e la legittimità perché non rientra nei propri poteri farlo. Le strutture regionali stanno analizzando insieme alle parti politiche la particolare situazione del Breuil e del Comune di Courmayeur e le ricadute che la legge numero 24 del 2009 ha avuto in questi territori. Il tutto è affrontato all’interno del tavolo di lavoro istituito con delibera numero 914 del 6 agosto 2024, approvata congiuntamente alla delibera numero 913. Con il primo documento si prosegue, modificando e migliorando l’applicazione del Piano casa in Valle d’Aosta che prevede, tra le altre cose, il risparmio del suolo come 128 campi da calcio e l'applicazione e rilancio dei centri storici; con l’altro si dà la giusta attenzione a 2 Enti locali che hanno evidenziato criticità, esigenze e problematiche. Il tavolo affronta però i principi e le linee guida con una equilibrata visione tecnica e politica, senza esprimersi su delle singole iniziative, perché questo è ciò che la politica deve fare».

La consigliera di Progetto Civico Progressista Chiara Minelli ha commentato: « Lei, in sostanza, si chiama fuori. Io invece le ricordo che il nostro Statuto ha attribuito alla Regione la potestà primaria in materia urbanistica e piani regolatori per zone di particolare importanza turistica. Il Breuil forse non rientra in questa casistica? La Regione ha il potere statutario di intervenire e di pianificare l'uso del territorio in collaborazione con i Comuni, anche per non lasciarli soli ad affrontare speculazioni di grandi gruppi edilizi. E invece la Regione non acquisisce la documentazione e la Soprintendenza dà un discutibile via libera a un'opera che aggraverà quel disordine urbanistico che conosciamo al Breuil. Se poi l'Assessore avesse acquisito il parere della Commissione edilizia di Valtournenche, come abbiamo fatto noi, avrebbe scoperto che consiste in sole 5 parole: “La Commissione comunale edilizia esprime parere favorevole”. Un parere che non è stato motivato, non sono state portate argomentazioni a supporto di una decisione che, immagino, potrebbe essere oggetto di impugnativa. Siamo sbigottite per come è stata condotta questa vicenda da parte delle istituzioni e invito nuovamente la Regione a fare il suo dovere e a prendere in mano questo dossier. Se il progetto sarà realizzato, ciò avverrà nel totale silenzio della Regione Valle d'Aosta».

  • Ezio Colliard
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  • Tiziano Colliard
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  • Valerio Cappelletti
    Valerio Cappelletti