AOSTA (zgn) Jean-Pierre Boch, padre della piccola Lucie, la bimba di 2 anni deceduta all’ospedale Beauregard di Aosta nella notte tra lunedì 10 e martedì 11 giugno dello scorso anno per un arresto cardiocircolatorio, ha promosso la petizione “Mai più un solo genitore in pediatria!” sulla piattaforma Change.org per permettere ai genitori di accedere insieme al reparto di Pediatria. L’iniziativa, lanciata lunedì 27 gennaio, fino alla sera di ieri, venerdì 31 gennaio, aveva raccolto 4.300 firme. Spiega Jean-Pierre Boch: «Ho trovato privo di ogni senso, in entrambi gli accessi in Pronto soccorso, che la prima frase rivoltaci al citofono per poter accedere al reparto di Pediatria fosse “Un solo genitore”, come se mia figlia avesse solo un genitore. Già mi sono chiesto come potesse essere possibile che la loro prima preoccupazione non fosse la salute di mia figlia, ma il non essere accompagnata da entrambi i suoi genitori. Inoltre, mi ha fatto sentire un genitore di serie B». In reparto, prosegue Jean-Pierre Boch: «È entrata solo mia moglie e non abbiamo protestato perché siamo persone civili e rispettose delle regole. Verso le 23 di lunedì mia moglie ha ancora chiesto alla pediatra di turno se fosse possibile che la raggiungessi, visto che la situazione sembrava aggravarsi, ma le è stato risposto che “No, no, un solo genitore signora”. Questo in un reparto vuoto, in una stanza vuota! Dopo circa due ore e mezza mia figlia è morta». Jean-Pierre Boch aggiunge: «Ho rischiato la vita nel tratto di strada da Saint-Vincent, dove lavoro, al Beauregard dopo che ho saputo che mia figlia era morta». L’invito di Jean-Pierre Boch è a firmare la petizione - indirizzata al presidente della Regione Renzo Testolin, all’assessore regionale alla Sanità Carlo Marzi, al direttore generale e al direttore sanitario dell’Usl della Valle d’Aosta, rispettivamente Massimo Uberti e Mauro Occhi - per «Far cambiare una regola per me ingiusta ed infausta per la quale mia moglie ha dovuto affrontare da sola quella nottata maledetta».
Jean-Pierre Boch ha lanciato anche una seconda petizione, sempre sulla piattaforma Change.org, «Per sensibilizzare i decisori ad obbligare gli operatori sanitari del reparto di pediatria del Beauregard a seguire un corso sulla relazione e comunicazione pediatrica. È importante che il sanitario instauri un dialogo peculiare con il bambino, tenendo presente che accanto ad esso si pone la famiglia, con le sue risorse e le sue possibili vulnerabilità e sensibilità. Bisogna cambiare atteggiamento, e non come affermato in Consiglio Valle che gli operatori della pediatria del Beauregard “Fanno qualcosa di straordinario... e stanno dando oltre il cuore per la sanità valdostana!”. Noi non abbiamo vissuto nulla di tutto ciò. In questo modo si afferma che tutto va bene, ma non si prova in alcun modo a risolvere le criticità del reparto che invece sono molteplici».