OYACE (qdn) L’obiettivo è riaprire il prima possibile e comunque entro la prossima estate. La Giunta comunale di Oyace ha approvato martedì scorso, 4 febbraio, il nuovo bando per la gestione della struttura ricettiva di località Gallians che comprende un bar, un ristorante, un dortoir e un negozio di alimentari. Si tratta del locale un tempo noto come La Tour e che con l’ultima gestione - che ha chiuso ufficialmente i battenti nel mese di maggio del 2024 - era il Chez Cocò.
«Il bando precedente, scaduto a fine settembre, è andato sostanzialmente deserto dato che l'unica domanda pervenuta era incompleta e non è mai stata formalmente integrata. - spiega il sindaco di Oyace Stefania Clos - Il nuovo bando ricalca sostanzialmente quello precedente. Sono state apportate limitate modifiche, cogliendo alcuni suggerimenti presentatici in occasione della precedente gara da alcuni interlocutori. In primis, per sostenere l’avvio dell'attività, l'affitto, per il primo anno, è stato azzerato. Inoltre, per gli anni successivi è stato ribassato da 6.100 euro più Iva a 4.500 euro più Iva. Tra maggio e settembre saranno realizzati i lavori di installazione di un sistema fotovoltaico e di una pompa di calore, allo scopo di ridurre i consumi. Tale intervento si inserisce nel quadro di investimenti operati in questi anni sulla struttura per il risparmio energetico: sono stati ad esempio cambiati tutti i serramenti e sostituite le luci del locale».
Le candidature possono essere presentate entro martedì 25 febbraio. Per l’Amministrazione comunale di Oyace sarebbe di fondamentale importanza riaprire il locale, che ospita l’unico bar del paese. «Prima apre meglio è e comunque speriamo che sia tutto operativo per l’estate. - confida il sindaco Stefania Clos - Quello che ci interessa di più sono il bar e le stanze. Il bar perché è l’unico in paese e la parte ricettiva perché in questi anni è stata oggetto di un grandissimo investimento da parte dell’Amministrazione e perché, trovandosi sul percorso dell’Alta Via numero 1, offre un punto di appoggio fondamentale per gli escursionisti che si fermano una notte e ripartono il giorno dopo. Poi naturalmente saremmo ben contenti se tornasse in funzione anche il ristorante, magari in alcuni periodi dell’anno e nei fine settimana. Per quanto riguarda il negozio di alimentari, ci rendiamo conto che è complicato perché quando le persone prendono abitudini differenti è difficile che poi tornino indietro. Però magari, con l’apertura del bar, si potrebbe anche proporre la vendita di pane e di qualche altro prodotto, per offrire un servizio in più».
«Abbiamo fatto tutto il possibile per venire incontro a un nuovo eventuale gestore, - conclude Stefania Clos - a cominciare dall’azzeramento dell’affitto per il primo anno per permettere di riprendere o creare la necessaria rete di contatti dopo il lungo periodo di chiusura».