Il sindaco di Bionaz Valter Nicase: «Lo stoccaggio riprenderà il prossimo anno

Poca neve, sospeso lo snowfarming

Data pubblicazione 21 Maggio 2025
Il sindaco Valter Nicase
Il sindaco Valter Nicase
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BIONAZ (zgn) Un anno di pausa forzata per il progetto di snowfarming iniziato nel 2022, ovvero lo stoccaggio della neve coperta da un apposito telo per garantire l’innevamento precoce e duraturo nell’arco della stagione per la pista di sci di fondo a Dzovennoz di Bionaz. «Avevamo iniziato a stoccare la neve - racconta il sindaco Valer Nicase - ma ci siamo fermati dopo esserci resi conto che non saremmo riusciti ad averne un quantitativo sufficiente. Infatti siamo arrivati a poco più di 1.000 metri cubi con una perdita di volume che può arrivare fino al 50 per cento. Conservare 500 metri cubi non ha senso, basti pensare che l’anno scorso ne avevamo accumulati 4.400 con una perdita finale del 34 per cento mentre nostro sogno sarebbe di riuscire a raggiungere gli 8.000 metri cubi. Un simile quantitativo ci consentirebbe di innevare 2 chilometri di pista con uno spessore di 60 centimetri».

In questo contesto ha pesato lo svolgimento dei campionati italiani di biathlon agli inizi dello scorso mese di marzo. «Abbiamo utilizzato i cannoni per innevare un circuito di 2,5 chilometri - spiega Valter Nicase - dei quali 500 metri si trovavano in una variante sotto la strada regionale e quindi non abbiamo potuto usare i cannoni per lo snowfarming. Successivamente l’innalzamento delle temperature non ci ha consentito di sparare per accumulare la neve». Il sindaco Valter Nicase però assicura che «Il progetto comunque è solo temporaneamente sospeso e riprenderà il prossimo anno». Infatti le novità in vista sono più di una. «Innanzitutto sposteremo il cumulo di neve in un avvallamento naturale sulla pista da fondo. - anticipa Valter Nicase - In questo modo sarà possibile stoccarne un quantitativo maggiore, fino a 6.000 metri cubi, e sarà necessario coprire con il telo solo la superficie, operazione che richiede meno lavoro e quindi una spesa inferiore a quella che abbiamo sostenuto finora. Tale soluzione, inoltre, eviterà di accumulare la neve in un punto come quello attuale che è troppo esposto, e quindi subisce maggiormente una perdita di volume quando le temperature sono alte, oltre a non essere gradevol e visivamente».

Il materiale di copertura della neve per impedire che si sciolga è un tessuto geotessile che ha 2 tipologie. A contatto con la neve e all’esterno è presente un telo più fine, in mezzo è inserito il vero e proprio isolante, spesso all’incirca 5 centimetri, a doppio strato. Il telo più fine misura circa 5.000 metri quadrati e 3.500 metri quadrati l’isolante. «E poi abbiamo intenzione di acquistare altri 2 cannoni, ne abbiamo trovati di usati, da aggiungere ai 2 che abbiamo in dotazione. - prosegue Valter Nicase - In questa modo potremo usarli contemporaneamente per innevare la pista di fondo e alimentare il cumulo per lo stoccaggio della neve».

Ma qual è il costo dello snowfarming a Bionaz? Si aggirerebbe sui 30.000 euro ma il Comune ne spende un terzo perché paga l’escavatore per spargere la neve e l’elettricità per produrla, mentre i 3 camion utilizzati per trasportarla sono messi a disposizione dalla Regione.