A Gressan inaugurata ieri, venerdì, la nuova sala del Consiglio comunale

Data pubblicazione 11 Giugno 2025
L’inaugurazione della nuova sala consiliare di Gressan nella serata di ieri, venerdì 6 giugno
L’inaugurazione della nuova sala consiliare di Gressan nella serata di ieri, venerdì 6 giugno
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GRESSAN (qdn) Si è tenuta nella serata di ieri, venerdì 6 giugno, al termine della seduta del Consiglio, alla presenza del presidente della Regione Renzo Testolin e di numerose autorità, l’inaugurazione della nuova sala consiliare del Comune di Gressan. «Questa sala - ha detto il sindaco Michel Martinet - rappresenta molto più che uno spazio rinnovato: è il cuore della nostra democrazia locale, il luogo dove si incrociano le idee e si prendono le decisioni, dove si costruisce il futuro della nostra comunità attraverso lo scambio, l’ascolto e il dialogo tra tutte le componenti della comunità. Abbiamo voluto che questo spazio fosse funzionale, accogliente e moderno. Ma soprattutto lo abbiamo voluto aperto. Aperto ai cittadini, alle scuole, alle associazioni. Perché la politica, quella vera, nasce dal contatto diretto con le persone, dalla trasparenza e dalla fiducia. Un ringraziamento particolare va al progettista, l’architetto Guido Zublena che ha saputo unire funzionalità e sobrietà, rispettando le esigenze di noi amministratori».

L’opera è stata abbellita con una riproduzione di un’opera di Giuliana Cunéaz, artista di fama internazionale originaria proprio di Gressan. «Abbiamo inoltre voluto inoltre ricordare, con le due stampe sui pannelli fonoassorbenti, la nostra stazione turistica di Pila, con due immagini emblematiche: la prima seggiovia della pista Renato Rosa e l’ultima realizzazione della “stella”, la stazione di arrivo della nuovissima telecabina situata sulla Platta de Grevon. - ha aggiunto Michel Martinet - Questo per ricordare da una parte la nostra storia e le nostre radici e dall’altra per sottolineare il fatto che siamo proiettati al futuro. La nuova sala del Consiglio comunale non è solo un investimento infrastrutturale, ma un impegno culturale e civile: vogliamo che sia uno spazio vivo, trasparente, inclusivo, in cui ogni decisione sia pensata per il bene della collettività».