SAINT-VINCENT (qdn) «Nel 2022 il Sindaco di Saint-Vincent in Consiglio comunale aveva parlato dell’intervento come di qualcosa che sarebbe stato “cantierabile” nel giro di qualche mese. Adesso, nel 2025, ci rendiamo conto che c’è ancora un lungo iter autorizzativo prima che si possa partire con i lavori. Come mai la Cva riesce rapidamente e con profitto a realizzare interventi in altre regioni mentre qui no? C’è un problema amministrativo in Valle d’Aosta con questo tipo di autor izzazioni?». Durante la seduta del Consiglio Valle di martedì scorso, 28 gennaio, il consigliere regionale di Forza Italia Pierluigi Marquis ha sottoposto all’attenzione dell’assemblea la questione relativa alla riqualificazione della degradata area dell’ex tiro a volo di Saint-Vincent per trasformarla in un parco fotovoltaico per la produzione di energia pulita.
Il presidente della Regione Renzo Testolin ha riepilogato la situazione: «Il 3 maggio 2024 è stato stipulato tra Regione e Cva Eos un contratto preliminare per i diritti di superficie e servitù su circa 2 ettari dell’area dell’ex tiro a volo. Sono poi stati condotti nella zona i sopralluoghi volti allo studio delle caratteristiche del terreno, tra cui le analisi geologiche e urbanistiche. Contestualmente Cva Eos ha avviato con gli uffici dell’amministrazione le formali interlocuzioni per l’emissione di un parere preventivo riguardo all’idoneità dell’area interessata e conseguentemente per l’identificazione dell’iter autorizzativo e dell’eventuale necessità di una procedura di valutazione ambientale a cui sottoporre il progetto. E’ stato confermato che l’impianto ricade in un’area che per le sue caratteristiche di abbandono può essere considerata come compromessa dal punto di vista ambientale e quindi non rientra tra quelle indicate come non idonee dalla deliberazione della Giunta regionale. L’iter autorizzativo è quindi al momento quello dell’autorizzazione unica preceduta da verifica di associabilità al Via. E dico “al momento” perché il contesto normativo di riferimento potrebbe cambiare».
«Mi pare preoccupante che dal 2022 al 2025 non si sia ancora riusciti a dare l’autorizzazione. - ha replicato Pierluigi Marquis - Speriamo che iniziativa possa decollare il prima possibile per riqualificare l’area e per metterla in condizione di fornire un contributo nell’ambito della produzione delle energie rinnovabili ».